di Simona Ansani
«Troppo spesso accade che, una volta esaurito l’entusiasmo iniziale per il nuovo amico, esso finisca per essere percepito come un peso e venga quindi abbandonato – spiega l’Enpa -. Invece, aprire la propria casa a un animale significa essere consapevoli che il pet ha bisogno delle nostre cure per sempre».
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Ecco uno dei tanto consigli che l’Enpa suggerisce per vivere bene e in piena armonia nel rispetto dei nostri amici a 4 zampe. Si sa i cuccioli inteneriscono chiunque, soprattutto a Natale, quando li vediamo li, dietro quel vetro del negozio per animali, e allora la scelta è quasi immediata, un cucciolo come regalo per Natale. Ma poi, come tutte le scelte prese in modo affrettato e senza ben ponderarle, il cucciolo, che pian piano cresce, ci regala gioia, ci dona amore, a giugno finiscono per essere abbandonati dagli scellerati. A chi volesse davvero con il cuore prendere un cucciolo, l’Enpa raccomanda di non acquistarlo in negozio, ma di rivolgersi ai canili e alle altre strutture di ricovero dove molti “trovatelli” attendono una famiglia che li adotti e li riempia di affetto. Da non dimenticare poi che in alcuni allevamenti dell’Est Europa, i cani, poi importati in Italia, vengono tenuti in condizioni molto precarie. «E’ assolutamente da evitare – prosegue la Protezione Animali – l’acquisto di esemplari appartenenti a specie esotiche; animali sradicati dal proprio ambiente naturale e catapultati nel nostro, del tutto inadatto alle loro specifiche caratteristiche etologiche».
Altri suggerimenti e regole d’oro anche per il pranzo di Natale e il cenone di Capodanno, dove suggeriamo pietanze vegetariane o vegane. «L’alimentazione vegetariana e vegana allunga la vita e ne migliora la qualità – aggiunge la Protezione Animali -. Numerose autorevoli ricerche internazionali hanno infatti dimostrato vegani e vegetariani, grazie alla loro dieta, hanno meno probabilità di ammalarsi e mostrano una maggiore resistenza ai processi di invecchiamento.»
La notte di San Silvestro attenzione ai “botti” di Capodanno: se per qualcuno rappresentano un’occasione di festa, per i nostri amici costituiscono soltanto una pesante fonte di stress e un serio fattore di rischio per la loro vita. Molti uccelli, ad esempio, muoiono perché, terrorizzati dai fuochi d’artificio, fuggono all’impazzata dai loro dormitori andando a sbattere contro i muri o i tralicci dell’alta tensione. Ma la notte di Capodanno tra i “sorvegliati speciali” ci sono anche i pet: in alcuni casi, infatti, il terrore causato dalle esplosioni può essere così forte da rivelarsi fatale. C’è poi da considerare che ogni anno la notte di San Silvestro, centinaia di cani e gatti scappano dalle loro case per paura dei botti. Tanti di loro spariscono nel nulla perché finiscono investiti da una macchina o perché non riescono a tornare dalla propria famiglia; altri invece – i più fortunati – vengono portati in canile. E se non sono microchippati, per i proprietari può essere molto difficile riuscire a ritrovare i loro pet.
Ma ecco alcuni suggerimenti per gestire lo stress causato nei “nostri amici” dai “botti” di fine anno:
costruire una relazione che metta i proprietari in una posizione di riferimento per il cane: “lui è il mio punto di riferimento e se lui è tranquillo, nonostante il gran rumore, anche io lo sono”;
rinunciare al veglione ma vivere il momento “dei botti” insieme al cane in una zona tranquilla della casa (comportamento da evitare: vedere i fuochi d’artifici insieme al cane sul balcone perché si potrebbe essere colpiti);
non premiare una eventuale agitazione del quattrozampe con carezze “rassicurative” poiché ne confermerebbero il comportamento;
se le reazioni sono troppo violente, tener presente che l’animale può anche avere un collasso. In questo caso rivolgersi al veterinario per un rimedio temporaneo;
quando portate a spasso il vostro cane, non slegatelo mai dal guinzaglio, neanche al parco o nei soliti posti di sgambamento;
tenete chiusi temporaneamente in un luogo comodo e rassicurante i vostri quattrozampe, anche quelli che normalmente vivono all’esterno, soprattutto per la serata del 31 dicembre;
assicuratevi che il microchip sia registrato all’anagrafe canina del vostro Comune e/o che il suo tatuaggio sia leggibile;
assicuratevi che il cane o gatto porti la medaglietta identificativa (con indirizzo e telefoni validi);
tenete alto il volume della TV o radio, specialmente se l’animale resterà in casa da solo, per soffocare gli altri rumori esterni. rivolgersi al proprio veterinario di fiducia per una eventuale somministrazione di rimedi tesi ad abbassare il livello di ansia e di paura.
Dunque piccoli suggerimenti che renderanno grande il Natale e i giorni di festa dei nostri amici a quattro e due zampe.