“Percorso verso un omicidio” è il titolo del libro d’esordio di Domenico Sergio Ammendolea, avvocato, giornalista e musicista locrese, che venerdì 19 novembre 2021 ha presentato il suo romanzo ai Licei Mazzini, alla presenza degli studenti delle classi quarte e quinte. L’incontro si è tenuto nell’auditorium della scuola, che finalmente ha potuto accoglierci dopo il lungo periodo di chiusura causa pandemia, come appunto ha sottolineato il dirigente scolastico, Prof. Francesco Sacco, che dopo i saluti all’autore e al pubblico ha ringraziato tutti coloro che si sono adoperati per rendere possibile l’evento.
L’incontro è stato coordinato dal professore Gianfranco Ozzimo, il quale ha sottolineato l’importanza di avere degli scrittori nel nostro territorio e di come, attraverso la lettura dei libri di autori locali, possiamo anche approfondire la conoscenza del territorio e sentirci parte di un libro stesso ritrovandoci in gesti, pensieri, parole e luoghi che conosciamo.
La professoressa Federica Malara ha poi relazionato sul romanzo, soffermandosi sulle tematiche, sullo stile e sul valore educativo del testo. Il romanzo è un noir; la storia è ambientata a Locri e il protagonista si chiama Vittorio, un giovane studente universitario con poca voglia di studiare ma con il sogno di diventare uno scrittore, sogno che però non sembra concretizzarsi. Vittorio vive in una famiglia tranquilla che, però, all’improvviso incontra la criminalità organizzata: da questo momento avrà inizio quel percorso, citato nel titolo, che porta Vittorio a prendere consapevolezza di un altro sé e del rapporto giustizia-ingiustizia. Le tematiche principali sono, dunque, la criminalità organizzata, il rapporto fra giustizia e ingiustizia, i valori della famiglia e l’importanza del confronto generazionale per la crescita di un individuo. La trama è molto scorrevole grazie ai brevi capitoli e la lettura risulta piacevole, anche grazie all’inserimento di alcune frasi in dialetto calabrese, che rendono realistiche le scene. È intervenuto poi lo scrittore stesso, che si è soffermato su alcuni passi significativi del romanzo, commentandoli insieme a noi; ogni studente ha poi avuto la possibilità di parlare direttamente con l’autore per soddisfare le proprie curiosità. Anche noi abbiamo abbiamo voluto partecipare al dibattito, rivolgendo delle domande a Domenico Ammendolea:
“A quale pubblico è indirizzato il suo romanzo?”
Ho scritto il libro di getto, lasciandomi prendere dal racconto e non ho pensato ad un target particolare di lettori.
“Cosa vuole trasmettere e quale consiglio darebbe ai ragazzi?”
Gli direi di avere sempre delle solide basi di riferimento e, un giorno, di trasmetterle ai propri figli, in modo tale che nessuno possa scuotere queste fondamenta.
“La Calabria è stata da sempre denominata come territorio mafioso e per questo si sono creati degli stereotipi in tutto il mondo. Per quel motivo ha deciso di inserire questo aspetto in un libro adatto anche ai giovani?”
Ho deciso di trattare questo aspetto all’interno del libro perché tante volte ognuno di noi ha subito delle prepotenze nella vita, ho deciso quindi di scrivere di qualcosa che riguarda tutti perché uno dei principi cardine del romanzo è la verosimiglianza. Non volevo però scrivere un romanzo di ‘ndrangheta, infatti ho scritto una storia che può dare speranza e che è rivolta a tutti, non soltanto ai giovani o ad un target preciso.
Maria Filippone e Sara Mittica
5ALS Licei Mazzini di Locri