di Emanuela Alvaro
Le Amministrazioni comunali hanno tante scadenze, tra queste il 18 giugno scorso, si sarebbe dovuto adottare il Psc, il Piano strutturale comunale, per la maggior parte, per alcuni il Psa, il Piano strutturale associato. Ma questa scadenza il 90% dei Comuni non sono riusciti a rispettarla.
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A giugno 2013 è stato prorogato di un anno il termine per l’adozione dei Psc, ma di fatto neanche con la proroga si è riusciti ad approvarlo.
Non aver provveduto ad adottare il Psc come conseguenza dovrebbe avere la decadenza delle previsioni dei Piani regolatori già in essere, fatte salve alcune zone specifiche.
Questo l’intendimento della legge di riferimento, la Legge Regionale numero 19 del 2002, ma in questi giorni si vocifera potrebbero esserci delle modifiche. Sembra, infatti, che il Consiglio regionale tra gli ultimi atti, stia studiando delle modifiche alla stessa, ma di ufficiale ancora nulla.
Se queste non dovessero concretizzarsi tutti i Comuni che non hanno adempiuto, assisteranno all’automatica decadenza dei Piani regolatori già in essere. Questo provocherebbe il “congelamento” di tutto, non potendosi presentare più progetti.
Una sorta di punizione per il Comune inadempiente. Altra “punizione” sarebbe dovuta essere quella del commissariamento, ma nella stessa situazione si troverebbero le Provincie che non hanno adottato i propri piani. E siccome i commissariamenti dei Comuni sono previsti su iniziativa delle Provincie come è possibile che si proceda in tal senso? Oltre tutto non ci sarebbe neanche il personale per farli.
Tutte situazioni queste che potrebbero essere oggetto delle modifiche di cui si parla in questi giorni.
Molti Comuni della zona hanno provveduto all’approvazione del preliminare, ora si dovrà andare avanti con la procedura, molto lunga, che la legge 19/2002 non ha fatto altro che complicare, con l’obbligo della nomina di altri tecnici, aspetto che per i Comuni comporta più spese che non possono permettersi.
Nella malaugurata ipotesi che la decadenza delle previsioni dei Piani regolatori si concretizzi i Comuni a quel punto non potranno più pretendere dai cittadini il pagamento dell’Imu e dell’Ici. Aspetto questo che non viene assolutamente preso in considerazione.
Potrebbe accadere che un terreno in questo momento considerato tra quelli in espansione con la decadenza ritorni ad essere agricolo e questo porta a rivedere tutto.
C’è chi pensa, tra i proprietari di terreni edificabili che, se questo si dovesse concretizzare, procederebbero con il ricorso al Tar perché ciò comporterebbe una perdita di valore del terreno stesso.