Di Domenica Bumbaca
LOCRI – Hanno espresso il loro parere sul piano comunale sui rifiuti, alcuni rappresentanti delle associazioni locresi riunite al Palazzo di città dalla commissaria Crea. Alla riunione erano presenti anche il geometra Mario Monteleone dell’Ufficio tecnico e l’architetto Nicola Tucci, che per sei mesi seguirà l’amministrazione comunale per la redazione di un nuovo piano comunale sui rifiuti. L’invito della commissaria è da tempo rivolto alle associazioni al fine di una collaborazione avente lo scopo di sensibilizzare i cittadini all’importanza del differenziare i rifiuti.
“Abbiamo ringraziato la commissaria – dice Francesco Mollace di Civitas Solis e portavoce del Forum territoriale del Terzo Settore – per aver accettato di immaginare una progettazione partecipata del piano”. La richiesta è quella di un passaggio rapido ad una raccolta differenziata spinta con il porta a porta, con eliminazione del sistema di raccolta a cassoni stradali, e con procedura incentivante di tracciabilità dei rifiuti. Per le associazioni uno degli obiettivi immediati da perseguire allo scopo di contribuire ad evitare il rischio igienico sanitario consisterebbe in una immediata riduzione dei volumi lasciati in strada attraverso la collaborazione diffusa della cittadinanza già utilizzando le possibilità di differenziazione della plastica, della carta e del vetro. Mollace ha illustrato la sua idea del piano rappresentando una posizione condivisa dalle associazioni e tesa ad immaginare una gestione con personale comunale della raccolta e con esternalizzazione in outsourcing dei soli servizi che il Comune non sarebbe in questa fase in grado di assolvere. Inoltre, tenuto conto del costo complessivo che l’Ente sopporta da anni, Valeria Buccisano a nome delle organizzazioni presenti, ha evidenziato l’esigenza che la raccolta differenziata, eliminando i cassoni stradali, coinvolga tutta la città e non solo il centro storico. Stefania Fumanò di Cittadinanza Attiva ha insistito su una gestione del ciclo che preveda il riciclaggio dei rifiuti nella stessa città a partire dall’umido. Mentre Antonio La Rosa ha rilevato come la gravità della situazione, alle porte dell’estate, necessiti di un immediato piano d’azione rendendo immediatamente operativa una prima isola ecologica. Franco Ameduri ha insistito sull’importanza di incentivazioni economiche per quei commercianti che applichino in maniera seria una procedura di differenziazione e di smaltimento. Dopo aver ascoltato i partecipanti la dottoressa Crea e l’architetto Tucci hanno espresso le loro idee in materia aventi come punti di convergenza la necessità di passare alla raccolta differenziata porta a porta e la possibilità dell’utilizzo di personale comunale per la gestione della raccolta. Inoltre l’architetto Tucci ha esposto i principi di un nuovo regolamento cittadino in materia che si baserà sulla tracciatura dei rifiuti con il codice a barre. I rappresentanti l’amministrazione comunale hanno però sottolineato il fatto che allo stato sia necessaria una fase di prima sperimentazione nel centro storico del sistema della raccolta differenziata. Si chiede per la buona riuscita la collaborazione dei cittadini e delle associazioni interessate a prendere parte alla predisposizione di un piano organico che risolva la grave situazione in atto. Settimana prossima altri incontri in vista anche di un convegno che illustrerà le tappe progettuali sulla raccolta differenziata, coinvolgendo opinione pubblica e tutta la collettività.