di Redazione
LOCRI – Il Ministero dell’Interno vuole vederci chiaro sul piano di riequilibrio pluriennale predisposto dal Comune di Locri per evitare il dissesto finanziario dell’Ente, e pochissimi giorni fa ha inviato una serie di richieste istruttorie mediante il Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali – Direzione Centrale della Finanza Locale – Ufficio I – Consulenza e studi finanza locale (consulenza per il risanamento degli enti locali dissestati) tese a ottenere risposte certe e tempestive su ben 15 quesiti.
Nella richiesta partita dal Viminale e inviata, oltre che al Comune di Locri, alla Prefettura di Reggio Calabria e alla Corte dei Conti-Sezione Regionale di Controllo per la Calabria, si chiedono «Elementi integrativi e chiarificatori» in relazione a una corposa serie di tematiche, a partire dal Rendiconto 2014 (in relazione alle tabelle del piano di riequilibrio ove si faccia riferimento al rendiconto) e ai Dati Previsionali 2015 (per tutte le tabelle che fanno riferimento al bilancio d’esercizio); «Per quanto sopra rappresentato – è scritto nella richiesta istruttoria del Ministero dell’Interno – si chiede di compilare nuovamente e integralmente lo schema istruttorio».
Le successive richieste del Viminale riguardano le delibere di approvazione del Rendiconto 2014 e del Bilancio di Previsione 2015, inclusi tutti gli allegati di legge; la scheda sul rispetto dei parametri di deficitarietà allegata al Rendiconto 2014; l’esatta quantificazione del fondo crediti di dubbia esigibilità per l’esercizio 2015; le deliberazioni allegate al Bilancio di Previsione 2015 riguardanti i tributi locali, i servizi locali e le tariffe dei servizi a domanda individuale; l’incremento percentuale atteso previsto nel piano del recupero in conto competenza dell’evasione tributaria; l’attestazione dell’organo di revisione, corredata da prospetto riepilogativo, dell’andamento del debito nel triennio 2012-2014 e l’incidenza dei relativi interessi passivi sulle entrate correnti; l’indicazione, nella tabella 8.1, dei residui del Titolo I dell’Entrata relativa ai Rendiconti 2012-2014; i provvedimenti adottati in ordine alla revisione straordinaria dei residui; l’indicazione dei debiti fuori bilancio da ripianare; tutte le delibere di riconoscimento dei debiti fuori bilancio; una dettagliata indicazione delle risorse che saranno utilizzate per il ripiano dei debiti fuori bilancio; il consenso dei creditori al differimento del pagamento secondo le scadenze del piano di riequilibrio e la fattibilità, in termini di cassa, dei piani di rateizzazione; la certificazione dell’Organo di revisione della decurtazione permanente, a decorrere dall’anno 2015, sul fondo della contrattazione integrativa; la previsione di eventuali assunzioni di personale sotto qualsiasi forma e l’indicazione, nel presupposto della riduzione della spesa (ridotta dal prepensionamento di diverse unità di personale per il periodo 2015-2024) i servizi interessati e le ripercussioni qualitative che subirebbero i servizi stessi; l’analisi degli organismi partecipati nel triennio 2012-2014, con la trasmissione della deliberazione di ricognizione degli stessi e delle società controllate, nonché la nota informativa del Responsabile del servizio finanziario sui crediti e debiti reciproci, riferita al Rendiconto 2014; spiegazioni analitiche delle entrate nel Bilancio 2015, il loro andamento e se la quantificazione è in linea con quanto previsto dalla normativa.
In conclusione, il Ministero dell’Interno ha rilevato che «L’Ente ha omesso di fornire elementi in riferimento al paragrafo 5, sezione II dello schema istruttorio, con particolare riferimento ai tempi di pagamento».
Siderno, storico studio legale assume nuovi avvocati
Lo storico studio legale di Siderno assume avvocati specializzati in diritto civile e penale. Posizione stabile in un contesto prestigioso...