di Gianluca Albanese
SIDERNO – Stesso impianto, stesse lavorazioni, stessi obiettivi e… stesse carenze. La modifica al Piano regionale di Gestione dei Rifiuti appena licenziata dalla Giunta Regionale non prevede alcun cambiamento sostanziale per l’impianto di San Leo di Siderno, che rimane sede di uno dei due ecodistretti del territorio metropolitano di Reggio Calabria, classificato dalla stessa modifica come impianto di trattamento meccanico-biologico (TMB) interessato da un progetto di revamping attualmente in fase di valutazione. Tutto ciò nonostante i ricorsi pendenti al Tar di Reggio Calabria, coi quali si chiede l’annullamento del progetto, e al di là delle ipotesi di progressivo affrancamento dalla lavorazione della frazione organica, prefigurate dal Commissario dell’Ambito Territoriale Ottimale della Calabria ingegner Bruno Gualtieri, durante una recente seduta aperta del consiglio comunale.
Basta sfogliare gli allegati alla modifica del piano rifiuti, infatti, per scoprire come l’impianto di San Leo rimane classificato come “piattaforma di recupero spinto di materia prima secondaria dai rifiuti solidi urbani, valorizzazione della raccolta differenziata secca, compostaggio aerobico della raccolta differenziata bio”, mentre nel capitolo 14 del Piano (che è quello più interessato da integrazioni e modifiche) tutto rimane come prima.
L’impianto (che ha assunto la denominazione di “ex TMB”) rimane composto dalle seguenti linee: recupero delle frazioni riciclabili contenuti nei rifiuti urbani indifferenziati; gestione del multimateriale da raccolta differenziata; valorizzazione degli impianti cellulosici operante in convenzione con i Comuni e col consorzio Comieco; valorizzazione del legno da raccolta differenziata, convenzionata con Rilegno; trattamento aerobico della Frazione Organica dei rifiuti solidi urbani e della raccolta del verde pubblico, con produzione di ammendante compostato misto di qualità.
Esattamente come nella precedente stesura del Piano, quella approvata con deliberazione del consiglio regionale n. 156 del 19 dicembre 2016.
Rimane tristemente sguarnita, visto che reca soltanto la dicitura “nessuna attività avviata”, la casella che si riferisce allo stato di avanzamento dei lavori di realizzazione della discarica di servizio all’ecodistretto di Siderno, già prevista dal Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti del 2016 per un’estensione di 200.000 metri cubi. Ed è l’unica attività relativa agli impianti previsti dal Piano mai avviata in tutto il territorio metropolitano di Reggio Calabria.