di Gianluca Albanese
MARINA DI GIOIOSA – L’installazione delle postazioni mobili di autovelox nel territorio comunale di Marina di Gioiosa sta suscitando numerose proteste da parte degli automobilisti che si sono visti recapitare alle proprie abitazioni le multe per aver superato il limite di velocità di 50 chilometri orari.
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In particolare, oggetto delle lamentele sono la mancata (o insufficiente) segnalazione delle postazioni e la contestata mancata considerazione della “tolleranza” di cinque chilometri orari che prevede il Codice della Strada.
Proprio così: secondo il rappresentante dell’associazione dei consumatori Giuseppe Cavallo, infatti, «Con la taratura fatta a Marina di Gioiosa è impossibile non prendere una multa (e conseguente detrazione dei punti della patente), tanto che lo scorso 13 giugno ne sono state emesse ben 550!».
«Molti cittadini – ha aggiunto Cavallo – sospettano che l’iniziativa di installare la postazione mobile di autovelox sia motivata dal fatto che il Comune voglia “fare cassa”».
Proprio per discutere della questione, che interessa parecchi cittadini in transito nella “città del sorriso”, Cavallo aveva invitato il sindaco di Marina di Gioiosa Domenico Vestito ad un confronto televisivo, ma questi ha preferito riceverlo in municipio per discuterne insieme al comandante dei vigili Ambrosio e alla presenza del presidente dell’assemblea di AssoComuni locridea Giorgio Imperitura.
«Dispiace – ha riferito Cavallo – che il sindaco mi abbia accolto dicendomi testualmente “Questa è casa mia e parlo prima io”, motivando la decisione di installare le postazioni mobili con la necessità di salvaguardare la sicurezza di pedoni e residenti regolando il traffico, ma come mai lo ha fatto nei mesi estivi quando il flusso di veicoli è maggiore? Secondo noi – ha proseguito il rappresentante del Codacons – lo ha fatto per fare cassa e non per altro e non mi spiego, ad esempio, come mai ci sia tanto accanimento verso la povera gente che supera il limite di pochissimi chilometri orari e viene multata e non si badi allo spreco di acqua che c’è all’ingresso Sud del paese, laddove si continua a irrigare ininterrottamente erba e sterpaglie. Ora aspettiamo che ci venga consegnato il verbale della riunione che si è tenuta in municipio – ha concluso Cavallo – per poter fare le nostre valutazioni. Intanto, chi non ha elementi per fare ricorso è bene che paghi le multe e i meno abbienti che possono certificare il loro stato possono chiedere la rateizzazione del tributo».
Fin qui la voce del Codacons, che ha ricevuto numerosissime segnalazioni da parte dei cittadini.
Di diverso avviso il primo cittadino Domenico Vestito che, raggiunto telefonicamente da Lente Locale ha detto che «La decisione, presa ai primi di giugno, di installare le postazioni mobili di autovelox non è altro che una sperimentazione che l’amministrazione, di concerto col comandante dei vigili, ha inteso realizzare per un semestre. Sia gli apparecchi dell’autovelox che quelli del photored, infatti, non sono stati ancora acquistati e quando e se lo si farà procederemo come sempre a indire gare a evidenza pubblica. Abbiamo sistemato gli apparecchi di autovelox – ha proseguito il sindaco – in due zone molto trafficate e fortemente urbanizzate (nelle quali si sono registrate negli ultimi anni 7 vittime per incidenti stradali) , a ridosso del semaforo sulla statale 106, uscita nord del paese: la Statale, appunto, e la via Torrevecchia che da quel semaforo conduce a Gioiosa Ionica».
Secondo il primo cittadino «La sperimentazione sta dando buoni frutti, almeno secondo quanto testimoniato dai cittadini residenti: prima c’erano autobus che superavano i cento chilometri orari in quei tratti e molte delle infrazioni riscontrate riguardavano automobilisti che superavano i 70 chilometri orari».
Ma è vero che la segnaletica è inesistente e che quella verticale molto spesso viene buttata giù dal vento?
Secondo il sindaco Vestito no. «Abbiamo adottato – ha detto – un sistema identico a quello della Polstrada, visto che sul posto ci sono la macchina dei vigili e un agente ben visibile più un pannello mobile con un tecnico specializzato che verifica l’apparecchio. L’agente della polizia municipale verifica ogni ora che i segnali siano rimasti in piedi e vengono fatte regolarmente delle fotografie per verificare che tutto sia a posto. Oltre ai segnali che indicano il limite di velocità a 50 kmh, inoltre, ci stiamo dotando di due dissuasori uguali a quello installato davanti al cimitero di Roccella Ionica che possono mettere in guardia gli automobilisti, informandoli della velocità della loro marcia. Il Codacons ci chiede come mai non applichiamo una tolleranza più alta rispetto al limite di velocità, ma se facessimo così commetteremmo un abuso d’ufficio, perché il Codice della Strada prevede una tolleranza fino a 5 kmh per chi procede entro i 100 kmh e il 5% a velocità superiori. In ogni caso, appena avremo i dati aggregati faremo una conferenza stampa per illustrare i contenuti della sperimentazione e valuteremo se continuare in tal senso».
Insomma, a sentire il primo cittadino, nulla è stato lasciato al caso. «Prima di avviare la sperimentazione – ha detto Vestito – abbiamo consultato le amministrazioni comunali di altri centri che l’avevano già avviata, come Amantea e Roseto Capo Spulico. Tutti ci hanno detto che i primi tempi si è creata un po’ di apprensione tra gli automobilisti, ma poi, come sta accadendo da noi, il traffico è più regolare e prudente. Di sicuro noi non vogliamo fare cassa, ma aumentare la sicurezza stradale che prima della sperimentazione appariva fuori controllo nelle zone interessate. Mi dispiace – ha aggiunto il sindaco – quando qualcuno parla di “ignari automobilisti”: chi non guida con prudenza, perizia e diligenza è un pericolo pubblico, non un “ignaro automobilista”. Ho parlato a lungo con il comandante della stazione dei Carabinieri di Marina di Gioiosa che, oltre ad esprimere parole di apprezzamento per la nostra decisione, mi ha confermato che quando sono loro a fare una multa nessuno la contesta o fa ricorso e allora mi chiedo: perché se le multe le fanno Carabinieri e Polizia Stradale tutti le accettano e quando le fa la Polizia Municipale si scatenano le proteste e si dà il via ai ricorsi che, ad Amantea e a Roseto Capo Spulico, sono stati tutti bocciati in primo o in secondo grado?».