SIDERNO – Lo aveva detto e la promessa è stata, finora, mantenuta. Il commissario straordinario del Comune di Siderno Luca Rotondi, ha, di fatto sbloccato l’annosa questione della riapertura della piscina di contrada Cerchietto, chiusa dal dicembre del 2010 dopo la decadenza della società Siderno Nuoto dal beneficio di gestione della struttura e dal diritto di superficie sulla stessa per le note vicende che vanno dalle accuse reciproche tra gli ex soci per presunti inadempimenti contrattuali e che hanno portato, quasi due anni fa, alla chiusura della struttura. Da allora, per la verità, la precedente amministrazione si determinò, con l’avallo del consiglio comunale, per l’accollo del mutuo di 1.544.210 col Credito Sportivo, mentre in precedenza, il commissario Scialla aveva deciso l’accollo dell’altro mutuo da parte del Comune, nel limite massimo della fidejussione di 780.000 concessa con deliberazione del consiglio comunale nel 2009. Seguì un lungo percorso fatto di ispezioni da parte dei Vigili Urbani non senza qualche difficoltà e di pareri del collegio difensivo dell’Ente, passando per l’accollo di un nuovo mutuo da parte del Comune che sostituisce quello precedente acceso con la Banca di Credito Cooperativo di Cittanova. Ora, dunque, stabilito che il Comune si è accollato i mutui, serviva un atto d’impulso che è arrivato venerdì scorso, quando con deliberazione numero 140, il commissario Rotondi ha intrapreso le cinque mosse fondamentali per riaprire la piscina. 1) Il Comune subentra a Siderno Nuoto nei contratti relativi agli altri due rami della struttura: (Studio radiologico sas per il centro di riabilitazione e Sporting Club Leon per la palestra); 2), e forse è quello più importante, si procede, mediante affidamento a terzi e con gara ad evidenza pubblica, all’affidamento del servizio di gestione della piscina; 3) si conferma l’accollo del mutuo con la banca di Credito Cooperativo di Cittanova; 4) si pretendono da Sporting Club Leon per la palestra e da Studio radiologico sas per il centro di riabilitazione apposite garanzie in ordine al rispetto degli impegni contrattuali, ed in particolare sul pagamento dei canoni di locazione; 5) si completa la rendicontazione delle attrezzatura presenti nella struttura e non rendicontate in precedenza. Insomma, i tempi sono maturi per riaprire la piscina e si attendono solo i partecipanti alla gara ad evidenza pubblica per pervenire alla sua gestione. Il commissario Rotondi, dal canto suo, ha rotto gli indugi, predisponendo tutti gli atti necessari alla riapertura della piscina, senza tralasciare tutte le cautele che il caso, visti i precedenti, impone.
GIANLUCA ALBANESE
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