Di: gruppo consiliare “Riattiviamo Placanica”
PLACANICA – Entrate Imu non accertate, proventi Tari mai realizzati, residui attivi inesistenti, debiti non pagati. È la «finanza creativa» dell’amministrazione Condemi. Il gruppo di minoranza Riattiviamo Placanica in un documento denuncia «gravi violazioni» dei principi e delle regole di redazione del bilancio. Il trio di opposizione formato da Gerardo Clemeno, Ilario Mongiardi e Bruno Aiello prende di mira la delibera adottata lo scorso 28 luglio. Il Consiglio comunale in quella data si era riunito per dare atto del permanere degli equilibri generali di bilancio, ma alla minoranza i conti di Condemi non tornano.
Il documento della minoranza – un’analisi dettagliata e impietosa della programmazione finanziaria pluriennale del Comune – mette in discussione uno dei cavalli di battaglia elettorale del sindaco e della maggioranza, quello dei conti in ordine, evidenziando, numeri alla mano, una serie di entrate tributarie ed extratributarie «inesistenti», che tuttavia figurano in bilancio.
Il Comune di Placanica dichiara, per il 2017, proventi Imu per € 159.564,48, proventi Tari per € 255.500,38, proventi acquedotto comunale per € 130.179,00. «Ma si tratta di entrate per le quali il Comune non ha mai effettuato gli accertamenti, e che quindi non potevano essere messe nel bilancio di previsione», osserva il gruppo di opposizione.
Scendendo nel dettaglio dei numeri le contraddizioni aumentano. Si scopre, per esempio, che «il gettito comunale stimato Imu 2017 dal Ministero dell’Interno, nel calcolo della quota fissa da destinare al Fondo di solidarietà comunale, è di € 63.831,00 (e non 159.564,48). Da dove prende, dunque, l’amministrazione, i restanti € 95,733,48 che dichiara nel bilancio?»
Ancora: «Il totale ruolo (lista di carico) Tari 2017 approvato con determina dirigenziale n. 19 del 29 giugno scorso è di € 111.380,00, ma l’entrata che figura nel bilancio è di € 255.500,38. E i restanti 144.120,38 euro da dove arrivano? E da dove arrivano i proventi acquedotto comunale dichiarati, dal momento che manca una determina dirigenziale di approvazione dei ruoli 2017? Manca, cioè, la certezza della ragione dei crediti, il titolo, l’ammontare e la scadenza degli stessi, nonché l’individuazione dei debitori».
Altro capitolo: i debiti da ripianare. Sul punto, denuncia l’opposizione, «ci risultano privi di copertura finanziaria le somme dovute al Comune di Stignano relativi alla convenzione per la gestione della polizia municipale».
E ancora più grave, denunciano Clemeno, Mongiardi e Aiello, risulta la situazione relativa ai residui attivi riportati in bilancio. Si dichiarano, per cominciare, attività di accertamento Imu per l’anno 2015 per un importo di € 41.252,14. «Ma sono somme inesistenti, visto che il Comune di Placanica non ha mai predisposto né notificato alcun accertamento Imu per il 2015». Per lo stesso anno sono previste somme Tasi per € 18.983,89 «ma, anche in questo caso, l’accertamento non è mai stato né predisposto né notificato». Ci sono, infine, residui attivi di € 38.655,43 per Tarsu anno 2011, «ma – osserva l’opposizione – queste somme non potranno mai essere realizzate, in quanto il termine che dà diritto alla riscossione è prescritto e decaduto per legge».
«E queste sono solo alcune delle “alterazioni” rilevate nel bilancio», sottolineano gli autori del testo, che è stato inviato alla Corte dei conti, al prefetto e al ministero dell’Economia e delle finanze.
«Ancora una volta assistiamo al radicale contrasto tra quanto prescritto dalla legge e quanto deliberato dal Consiglio comunale», si legge nel documento del gruppo Riattiviamo Placanica, il quale ricorda che «la mancata o errata approvazione della deliberazione sulla salvaguardia degli equilibri viene equiparata alla mancata approvazione del bilancio di previsione e può portare anche allo scioglimento del Consiglio».
Per questo, aggiungono Clemeno, Mongiardi e Aiello, «non ci resta che denunciare pubblicamente, e con forza, le procedure adottate dall’amministrazione Condemi per la definizione dei conti comunali. Questa situazione produrrà inevitabilmente un crack economico e finanziario con conseguenze che si ripercuoteranno sulla vita dei cittadini soprattutto in ambito economico, finanziario e sociale. Il Comune di Placanica – osservano – ad oggi non è in grado di assolvere alla funzioni e ai servizi indispensabili. Basti pensare agli ulteriori debiti contratti per il consumo energia elettrica o con la Sorical per l’approvvigionamento dell’acqua».
I consiglieri di minoranza si dicono dunque «fortemente preoccupati», e nel documento chiedono agli organi in indirizzo di «voler acclarare il venir meno dei presupposti del riequilibrio finanziario pluriennale, il grave e mancato rispetto della non veridicità dei documenti contabili, con conseguente necessità del corretto ricalcolo del risultato di amministrazione 2016 e successivi».