RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Nella diocesi di Locri-Gerace si celebrerà domani, 7 ottobre, la prima Giornata diocesana di preghiera per la conversione dei mafiosi e la riconciliazione con la casa comune.
Questa giornata è stata voluta dal vescovo, monsignor Francesco Oliva, accogliendo l’invito di Papa Francesco a pregare il Signore “perché gli uomini e le donne delle diverse mafie smettano di fare il male, si convertano e, cambiando vita, riconoscano che il denaro degli affari sporchi e dei delitti mafiosi è ignobile”. Si legge così nella Bolla d’indizione della Giornata di preghiera che sarà celebrata ogni anno il primo sabato del mese di ottobre nel Santuario “Nostra Signora dello Scoglio” a Santa Domenica di Placanica. Durante la giornata saranno vissuti diversi momenti di riflessione, testimonianze e preghiera; alle ore 16,00 avrà luogo la Celebrazione Eucaristica presieduta dal vescovo.
Monsignor Oliva nella Bolla d’indizione ha scritto: “la ‘ndrangheta e la mentalità mafiosa sono espressione di una cultura di morte, che si oppone radicalmente alla Fede Cristiana e al Vangelo”.
In una intervista rilasciata al Sir (il Servizio d’Informazione Religiosa della Cei) il vescovo di Locri-Gerace ha parlato del ruolo della Chiesa nella lotta alla criminalità, definendolo “un compito delicato, ma importante: indicare percorsi di fede che non allontanano l’uomo dai suoi impegni e dalle sue responsabilità. Alla Chiesa interessa che chi sbaglia si ravveda e attraverso un cammino di conversione interiore ritorni a Dio veramente rinnovato, che abbandoni la via del male e del crimine. Suo compito è essere mediatrice di salvezza e annunciatrice della bellezza del Vangelo. È chiamata anche a denunciare il male e le strutture di peccato, a dare speranza e soprattutto ad indicare la via della carità e della Misericordia”.