di Gianluca Albanese
PLATI’ – Doppio effetto boomerang dopo la visita di ieri a Plati’ della delegazione del Pd calabrese, composta, tra gli altri, dall’assessore regionale De Gaetano e dal capogruppo a palazzo Campanella Sebi Romeo. Dopo le dichiarazioni al vetriolo rese dal presidente del Centro Studi Lazzati Romano De Grazia qualche ora fa, ora giunge la notizia che i militanti storici del Pd platiese, da anni alla ricerca di un proprio circolo, stanno raccogliendo decine e decine di firme a corredo di una nota da inviare all’attenzione della segreteria nazionale per denunciare quello che definiscono “un sopruso operato da poche persone durante un pranzo a base di capretto in una casa privata, al termine del quale hanno deciso di aprire un circolo del Pd a Plati’ con un comitato costituente fatto da persone mai viste in paese o comunque mai interessatesi si politica”.
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Tra i più arrabbiati c’è Domenico Trimboli, che dopo decenni di lavoro al Nord e’ tornato al paese con la voglia di continuare a impegnarsi in politica e nel sociale. Era uno di quelli che dopo le promesse fatte da Magorno nel mese di agosto, aveva trovato, insieme al sindacalista Francesco Carbone e a un gruppo di militanti storici e anche qualche giovane, una sede per ospitare il costituendo circolo, poi resa inagibile dall’esondazione del torrente Ciancio.
Poi, mesi e mesi di silenzio, la mancata apertura del circolo prima delle elezioni comunali e il grande clamore mediatico che porta iniziative come quella di ieri mattina.
“Ora Plati’ e’ una vetrina – dice Trimboli – e per molti un trampolino di lancio verso altri lidi. Siamo stati noi, sempre, a interessarci delle condizioni del paese, a incontrare Oliverio dopo l’esondazione del Ciancio grazie all’intercessione di Maria Grazia Messineo, noi a fare petizioni e ad aiutare i tanti bisognosi e la chiesa. E ora? Vengono all’improvviso a fare un po’ di tessere e senza consultare la base dei militanti del posto decidono di fondare un circolo portando gente da fuori. Noi non lo accettiamo perché lo riteniamo un sopruso”.
Parole particolarmente dure, Domenico Trimboli le riserva al segretario provinciale Sebi Romeo.
“Mesi fa disse di avere mandato un suo emissario qui a valutare la possibilità di aprire un circolo Pd e questi gli disse che non ci sono le condizioni etiche e materiali per poterlo fare. Possibile – si chiede Trimboli – che queste condizioni siano maturate tutte d’un tratto?”.