R. & P.
Anche Platì ha il proprio Tavolo tecnico permanente per l’Infanzia e l’Adolescenza. Dopo San Luca, anche nel limitrofo borgo locrideo nasce l’importante strumento volto a salvaguardare e valorizzare i più piccoli. Infatti, il Consiglio comunale ha votato all’unanimità l’organismo fortemente voluto dal Garante Emanuele Mattia e dal sindaco Rosario Sergi.
Il Civico consesso, guidato da Paolo Ferrara, ha dato il via libera al tavolo, che, attraverso un approccio settoriale ed allo stesso tempo sistemico, ambisce non solo a contrastare fenomeni come disagio socio-psicologico, dispersione scolastica ed illegalità, ma anche e, soprattutto, a soddisfare bisogni e diritti fondamentali dei piccoli abitanti di Platì, come quelli formativi, aggregativi e motori, e a far emergere le potenzialità umane, intellettuali, creative, sportive e civili dei medesimi e dell’intera comunità. Dunque, un catalizzatore di cambiamento per mostrare il vero volto del centro aspromontano.
Uno strumento, importante specialmente in questi difficili tempi pandemici che hanno avuto un grave impatto sulla vita dei bambini, degli adolescenti e delle loro famiglie creando fragilità psicologica, educativa ed economica, che permetterebbe di sostenere la genitorialità funzionale al benessere dei più piccoli; l’assistenza e la promozione di una nuova stagione dei servizi educativi, fornendo un forte impulso innovativo che potenzierebbe le diverse responsabilità locali nell’ottica della sussidiarietà e migliorerebbe l’efficienza della gestione dei servizi attraverso implementazione mediante progettazione da parte di istituzioni, terzo settore e comunità; una diffusa e profonda socialità, declinata dall’associazionismo allo sport passando per la formazione e una proiezione al mondo del lavoro. E che, attraverso le proprie competenze avrebbe capacità di analisi e progettazione, sfrutterebbe così al meglio i fondi del PNRR e della programmazione comunitaria 2021-2027.
Come scritto, un tavolo a servizio dei più piccoli, ma che avrebbe beneficio per l’intera comunità, non solo perché aiuterebbe la costruzione della Platì del futuro partendo dal presente, ma anche perché stimolerebbe il borgo a creare un sistema socio-culturale-produttivo che sia funzionale allo sviluppo dei giovani e di tutta la comunità.