di Adelina B. Scorda
PLATI’ – Un commissariamento che dura – salvo brevi parentesi – ormai da ben dieci anni, un’affluenza alle urne tra le più basse mai registrate alle Europee della scorsa primavera, e l’assenza di una sede di partito da ben cinquanta anni, sono questi i dati che tracciano lo stato di salute della politica platiese.
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Tre fattori che hanno allontanato, sfiduciato, fino alla saturazione una comunità che sta ritornando ad avere fame di politica, quella vera, quella fatta dal popolo, desiderio di democrazia e di rivalsa, senza etichette e falsi promesse.
Un segnale di ripresa arriva già dall’elezione del 23 novembre per il rinnovo del consiglio regionale, un dato che emerge netto e preciso è la volontà della comunità di tornare a vivere la politica, di farlo quotidianamente.
In questa, timida ma rinnovata fiducia nella politica con un chiaro orientamento che pone fiducia nel Partito Democratico s’iniziano a intravedere i primi passi nella formazione di una lista di partito per le amministrative di primavera. Eventualità fortemente auspicata dai membri del Pd platiese, che nel frattempo stanno lavorando alla realizzazione della sede di partito.
Un rilancio della politica, dunque, che Domenico Trimboli, tra gli attivisti all’interno del Partito Democratico di Platì, spinge perché possa iniziare a realizzarsi già dalle prossime elezioni: ‹‹Da quanto è emerso dalle regionali di novembre, e considerato che l’orientamento politico della popolazione votante ha spostato la linea delle preferenze a sinistra, credo che si debba lavorare alla creazione di una lista di partito, una lista fatta di persone che abbiamo veramente a cuore le sorti di questo territorio, magari aprendo anche alla fondazione Lazzati».
Un fermento politico che ha ripreso a interessare il comune di Platì da troppo tempo in congedo dalla politica.
Se da cinquanta anni a Platì manca una sede di partito, breve sembra essere il passo per l’apertura di un circolo Piddino, ‹‹non come base per le amministrative di primavera ma – spiega Trimboli – come luogo di scambio, di discussione riacquisendo quella funzione che ricopriva negli anni ‘70››.
In attesa di apportare gli ultimi ritocchi alla sede del circolo, che durate l’ultima alluvione, ha riportato danni al tetto, si attende la conferma da parte il segretario regionale del partito democratico Ernesto Magorno che salvo imprevisti dovrebbe essere, presente all’inaugurazione della sede di via Roma.