R. & P.
REGGIO CALABRIA – Il sindaco facente funzioni della Città Metropolitana è tornato ad esprimere dubbi sul taglio che prevede quasi un miliardo in meno per gli Enti locali calabresi.
《Se fossi nei panni del Governatore Occhiuto – ha detto Versace – in questa fase così delicata e confusa, per prima cosa proverei ad ascoltare i sindaci calabresi e, insieme, aprire un confronto con il ministro Raffaele Fitto per impostare, a strettissimo giro, un’agenda di lavoro. La Città Metropolitana di Reggio Calabria, sui 618 milioni di fondi inizialmente previsti, ne perderebbe 333, ovvero il 53,8% delle risorse. Ma qualcuno ci vuole dire quali saranno i Comuni impattati? Quali i progetti non finanziati o finanziati in parte? Cosa dovremmo rispondere a coloro che, in maniera gratuita e spontanea, collaborano con le amministrazioni per mettere su una programmazione tale da sopperire alle varie mancanze?》.
Quesiti che, per Versace, «non vogliono avere alcun tono polemico, né individuare precisi obiettivi o responsabilità specifiche». «Però – ha constatato – ancora una volta il Sud e la Calabria perdono una “chance” importante per mettersi al pari col resto del Paese. Nessuno, compresi quelli più vicini al Governo, poteva immaginare un taglio così verticale e profondo sulle nostre comunità. Lo stesso presidente Occhiuto incassa questo risultato negativo di fronte ad una sforbiciata che colpisce, indistintamente, tutta la Calabria». «Non comprendo – ha proseguito Versace – come si possano rassicurare le amministrazioni, ormai in campo una precisa programmazione, con un laconico “poi vedremo dove recuperare ulteriori risorse”. Quale sindaco, a livello nazionale, può accettare spiegazioni di questo tipo?».
«Reggio Calabria – ha ricordato – è stata la prima Città Metropolitana ad aver istituito una cabina di regina sul Pnrr, in netto anticipo rispetto a quella che è stata la tendenza nazionale seguente. Da questo punto di vista, anche se siamo stati lungimiranti nell’approccio e nelle previsioni, vediamo vanificata tutta una serie di progetti che, in parte, sono addirittura in fase esecutiva».
«Non serve più scrivere o provare a interloquire con toni pacati», ha affermato Carmelo Versace concludendo: «Noi abbiamo scelto di non buttarla in caciara o di puntare il dito sul posizionamento politico di uno o altro. Stiamo provando a contribuire con pacatezza secondo quelle che sono le nostre forze. Si conferma, invece, un metodo verticistico che prende decisioni, senza consultare nessuno, e le cala sui nostri territori».