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Le istituzioni continentali presentano nuovi parametri di definizione partendo dalle basi, e quindi dalla formulazione stessa del concetto di disabilità per una nuova “uguaglianza” ed “inclusione sociale”, quasi a voler dimostrare che fino ad oggi non ci si è adoperati abbastanza per potere concretizzare una vita…normale, per così dire, per i soggetti disabili.
di Antonio Baldari
Cambia la legge 104 per una nuova inclusione sociale dei disabili che viene stabilita dall’Europa. Tanto si deve ad una vera e propria rivoluzione in arrivo direttamente da Bruxelles e che, nei giorni scorsi, è stata recepita dal governo italiano attraverso l’approvazione di due decreti legislativi in attuazione della legge n. 227 del 22 dicembre del 2021.
Ed invero le istituzioni continentali presentano nuovi parametri di definizione partendo dalle basi, e quindi dalla formulazione stessa del concetto di disabilità per una nuova “uguaglianza” ed “inclusione sociale”, quasi a voler dimostrare che fino ad oggi non ci si è adoperati abbastanza per potere concretizzare una vita…normale, per così dire, per i soggetti disabili; con i succitati provvedimenti il decorso 3 novembre il Consiglio dei Ministri ha dato il via ad una nuova iniziativa sociale in vista del 2025, anno in cui si partirà ufficialmente con dei progetti di vita sviluppati su misura e partecipati.
Tra le innovazioni che vengono poste in essere troviamo la cosiddetta “ragionevole sistemazione” che apre la strada a modifiche e adattamenti per garantire i diritti civili e sociali delle persone disabili eliminando quella fastidiosa quanto eccessiva presenza della burocrazia che, com’è risaputo, in Italia abbonda oltre ogni dire: a tale riguardo va segnalata l’introduzione di un “Progetto di vita” tendente a valutare le disabilità e per fornire il supporto completo dal punto di vista medico, socio-sanitario e sociale: tale progettualità mira ad andare oltre le frammentazioni nei servizi semplificando i percorsi ed evitando visite ripetute e ritardi nella fornitura di certificati e visite mediche. Scendendo ulteriormente nei dettagli con il primo decreto si definiscono i criteri di valutazione multidimensionale con ben cinque innovazioni, a partire dal concetto di disabilità e finendo con il diritto all’accomodamento ragionevole, passando dall’adozione di classificazioni internazionali; dall’unificazione dei processi di valutazione e da una valutazione bio-psico-sociale; con il secondo decreto, invece, si è dato il via libera all’approvazione di una “Cabina di Regia” per definire i Livelli Essenziali delle Prestazioni per le persone con disabilità.