R. & P.
L’anno che si stiamo lasciando alle spalle è stato sicuramente l’anno più duro dal dopoguerra ad oggi, tuttavia in segno di rispetto verso chi ha subito i bombardamenti e la guerra l’ha fatta veramente, prima perché trascinato da una dittatura autoreferenziale e propagandistica in una guerra non sua e successivamente per consegnare alle future generazioni un Paese migliore, noi oggi non possiamo permetterci il lusso di lamentarci, anche perché poi rischiamo di cadere in depressione ed avere sul territorio strutture sanitarie degne di essere state requisite agli austroungarici nella prima di guerra, certo non ci permetterebbe di essere sereni nemmeno se stessero cercando di curarci. Oggi non abbiamo altre alternative, dobbiamo guardare avanti ed avere buoni propositi, accompagnati dai fatti e da una grande progettualità per ripartire insieme come territorio nell’anno che verrà, anno che dovrà necessariamente essere quello della ripartenza dei territori. L’arma in più per ripartire dovrà sicuramente essere il protagonismo giovanile. Come Siderno e come territorio dobbiamo farcela anche perché il fallimento non è materia che storicamente ci appartiene, lo dobbiamo a noi stessi, lo dobbiamo ai nostri figli ed in particolare lo dobbiamo alle generazioni passate. Per ripartire servono gesti concreti che si vadano a completare vicendevolmente al fine di creare nuovi sistemi sociali e di solidarietà che facciano rete tra loro rafforzandosi. Per ripartire abbiamo bisogno di forze fresche e che operino con continuità e senza secondi fini per il territorio, forze come il gruppo pro loco giovani di Siderno che pur operando per la crescita della nostra cittadina 365 giorni l’anno ed avendo tutto il diritto di riposarsi almeno nelle vacanze di natale non si sono nemmeno posti il problema ed hanno fatto un bellissimo gesto, per essere vicini ai più piccoli organizzando il babbo natale in piazza per il 22 e 23 Dicembre (realizzando così una manifestazione dall’elevata rilevanza sociale che altri impegnati in altri campi avevano frettolosamente abbandonato) oppure come i ragazzi dell’associazione culturale “Ferraro Cresce” che nell’anno più buio sono stati in grado di scrivere una proposta progettuale per valorizzare la contrada dalla quale prendono il nome. Gli esempi virtuosi sono numerosi non solo a Siderno ma in tutta la Locride grazie a consulte giovanili come quelle di Gerace, Ardore, Caulonia ( e si potrebbe ancora continuare a scrivere) che incarnando quello spirito laborioso che contraddistingue il territorio, nonostante siano formate da giovanissimi lavorano in silenzio ed ottengono risultati straordinari tutti i giorni. Da queste positività si deve ripartire dopo l’anno della resistenza, che tuttavia per i giovani del territorio ed in particolare di Siderno non è tutto da buttare, in quando sono stati portati a casa risultati eccellenti, come la vittoria nel bando “Metropolidea la nostra idea in comune” grazie alla quale nel 2021 verrà realizzato nelle periferie di Siderno il progetto “Le vie dell’arte e dell’integrazione” oppure come la proposta progettuale sempre inviata alla Città Metropolitana per la valorizzazione della biblioteca comunale. Molti giovani del territorio lavorano sempre e non si lamentano mai, accelerando quando il periodo non è florido, questo spirito da continuità alla strutturazione sociale della Locride del domani e con questa convinzione nel cuore, nei giorni scorsi è nato un partenariato giovanile che ha chiesto alla triade commissariale che regge il comune di Siderno di rispondere al bando “Fermenti in comune” con l’intento di scrivere una proposta progettuale che coinvolga fattivamente i giovani di Siderno nel costruire la città del domani. Sempre nell’ambito della formazione e della crescita si guarda con attenzione sia alle politiche giovanili metropolitane delle quali si spera di poter ospitare nel 2021 un meeting a Siderno (magari per inaugurare le aree valorizzate grazie al progetto “Le vie dell’arte e dell’integrazione”) sia al nuovo portale giovanile “Giovani 2030” presentato dal Ministro per le Politiche giovanili e lo Sport Vincenzo Spadafora lo scorso 17 dicembre in una diretta Facebook alla quale hanno partecipato anche dei giovani di Siderno. Il portale sarà una finestra virtuale che racchiuderà tutte le opportunità che il governo concertandosi con le realtà territoriali che li rappresentano ha pensato per i giovani tra 14 ed i 35 anni. Tanto per fare un semplice ma esplicativo esempio: la Carta Giovani Nazionale, che vuole essere uno strumento digitale pensato per dare un aiuto concreto nelle piccole e grandi scelte di vita dei più giovani, carta grazie alla quale si potranno avere una serie di sconti e agevolazioni su prodotti, esperienze, manifestazioni sportive, culturali e di intrattenimento, e anche su attività di orientamento professionale.
All’alba del 2021 travestirsi da buon samaritani solo per asserire di aver fatto qualcosa, oppure organizzare un paio di cosette scollegate tra loro solo per dichiarare durante l’anno di aver fatto la rivoluzione, il tutto per fini meramente personalistici e nei casi più drammatici ahimè politici non servirà più, serviranno invece fatti concreti e programmazioni concatenati gli uni agli altri e che vadano ad incastrarsi alle dinamiche territoriali per far ritornare la Locride protagonista delle politiche sociali e giovanili in Italia grazie ai suoi giovani ed in particolare servirà essere chirurgici andando a cogliere tutte le opportunità che nonostante tutto, il nostro grande Paese tra mille difficoltà cerca di porgerci. Da Gennaio o i fatti spazzeranno via la spicciola ed autoreferenziale propaganda personalistica che nei fatti si è dimostrata miope ed auto-isolazionista oppure saremo costretti a barcamenarci nella mediocrità per ancora molto tempo e questo (come l’autocommiserazione) è un lusso che non possiamo permetterci. Io personalmente ammirando l’operato di tante realtà giovanili territoriali non ho dubbi su quello che succederà, guardando alcuni sedicenni di oggi ricordo un sindaco dei giovani della Locride di tanto tempo fa, che con un gruppo di pazzi e sognatori forse più di lui, pur in inferiorità numerica e con pochi mezzi a disposizione spazzò via dal contesto territoriale chi già allora faceva solo una propaganda personale ed autoreferenziale, andando contro la statistica e ribaltando le previsioni della vigilia. La storia dei territori in bene o in male è scritta grazie a piccoli e coraggiosi gesti che si ripetono ciclicamente ogni dieci quindici anni. Ed il 2021 dovrà per forza di cose essere l’anno della riscossa. Questo è il mio augurio insieme a quello di un buon natale e di un felice anno nuovo a tutta la Locride ed in particolare ai suoi giovani migliori.