di Redazione
“Mi preoccupa quanto dichiarato dal presidente dello Svimez Adriano Giannola, circa l’esistenza di un paese con due scuole, perché è sintomo di una situazione acuta che continua a fotografare il crescente divario fra il nord e il sud del paese”.
Così il presidente regionale di U.Di.Con. Regionale Calabria, Nico Iamundo, sui dati pubblicati nel rapporto Svimez sulle politiche scolastiche 2023.
“Osservare le ore somministrate alle latitudini della nostra penisola, genera inquietudine per il futuro dei nostri giovani. 1226 ore di lezione complessive garantite dallo Stato al centro nord, rispetto alle 1020 circa offerte nel Mezzogiorno su confronto annuo devono far riflettere, sia le famiglie che quotidianamente investono sulla formazione scolastica dei propri figli ma anche le Istituzioni che quotidianamente gestiscono questi fondi – continua Nico Iamundo – . L’assenza poi di infrastrutture, genera un ulteriore circolo virtuoso e un danno per le famiglie del Meridione, in termini di servizi erogati. Il servizio mensa o le attività pomeridiane di danza, musica o lingue straniere nonché l’attività fisica e le pratiche sportive, risultano del tutto assenti per la maggior parte al Sud e questo si traduce in negative condizioni della salute dei cittadini che adottano stili di vita poco sani e sostenibili. Il nostro è un dialogo continuo con le Istituzioni per far si che siffatte condizioni possono ridurre il gap generato, attraverso interventi nelle scuole e progetti che puntano a coinvolgere più ragazzi e ragazze possibili. Dobbiamo comprendere ancor meglio che sono loro il futuro della nostra terra e della nostra generazione. Noi continueremo a farci portavoce delle criticità riscontrate e ci rendiamo disponibili, come sempre, a ricevere ulteriori segnalazioni in merito a queste situazioni”.