DALLA SEGRETERIA DEL DICCAP-SULPL RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:
Questa organizzazione sindacale, maggiormente rappresentativa della categoria e firmataria del contratto nazionale di lavoro, aveva a suo tempo attivato l’istituto della concertazione per quanto attiene dotazione organica e piano di assunzione del Comune di Bianco ed espresso in tale sede perplessità soprattutto circa l’utilizzo di procedure concorsuali in palese violazione di legge.
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Viene infatti prevista la riserva al solo personale interno all’Ente e la possibilità di accedere dalla fascia “C” alla fascia “D – Istruttore direttivo – “ con solo concorso interno, mentre la norma vigente impone, dal 2009, l’obbligatorietà della partecipazione esterna al concorso. Per tali gravi violazioni di legge, la scrivente ha provveduto, a suo tempo, ad informare la Procura della Corte dei Conti competente, la Procura della Repubblica ed il Prefetto, quali organi competenti in materia. Ciò nonostante, risulta in atti che il Comune di Bianco ha bandito ed espletato concorso interno riservato al personale inquadrato in Categoria “C” dell’Ente con la previsione dei soli requisiti professionali maturati e senza la previsione del titolo di studio obbligatorio per l’accesso dall’esterno per la categoria “D” (nel caso specifico: Laurea) e soprattutto senza destinare il 50% dei posti a concorso all’esterno. Pertanto pare siano state espletate “procedure concorsuali interne” alla Polizia Locale per l’unico concorrente interno in lizza (su due operatori di fascia “C” in organico al corpo), il solo a soddisfare tutti i requisiti previsti dal bando. Non certo un chiaro esempio di correttezza e trasparenza, dal momento che del resto tutti i componenti della commissione nominati, sono dipendenti interni allo stesso Ente, anche questo in violazione di legge. In attesa degli eventuali provvedimenti che le competenti autorità sopra menzionate riterranno opportuno adottare, questa O.S. si batterà in tutte le sedi previste dalla legge a tutela della legalità, nella convinzione che il rispetto della legge stia alla base di ogni società regolata dal diritto, per cui si ritiene inammissibile che a contravvenire sia paradossalmente proprio chi è deputato a far rispettare la norma!