di Redazione
MARINA DI GIOIOSA IONICA – Populismo: «Termine usato per designare tendenze o movimenti politici sviluppatisi in differenti aree e contesti nel corso del 20° secolo. Tali movimenti presentano alcuni tratti comuni, almeno in parte riconducibili a una rappresentazione idealizzata del ‘popolo’ e a un’esaltazione di quest’ultimo, come portatore di istanze e valori positivi (prevalentemente tradizionali), in contrasto con i difetti e la corruzione delle élite. Tra questi tratti comuni hanno spesso assunto particolare rilievo politico la tendenza a svalutare forme e procedure della democrazia rappresentativa, privilegiando modalità di tipo plebiscitario, e la contrapposizione di nuovi leader carismatici a partiti ed esponenti del ceto politico tradizionale».
La definizione appena riportata è quella della prestigiosa enciclopedia Treccani.
Oggi, nel ventunesimo secolo, il populismo si manifesta e si articola in molteplici forme, non solo nell’America Latina, in cui gli opposti estremismi sono riusciti, storicamente, a prevalere, complice la sostanziale assenza nel loro contesto politico di soggetti politici moderati (quel Centro capace di fare da “cuscinetto” e assicurare stabilità al sistema), ma anche e soprattutto in Europa, sebbene in forme diverse che vengono declinate in base alle varie zone del vecchio continente.
Una preziosa guida ad una completa e puntuale conoscenza del fenomeno politico del populismo, è il recentissimo saggio del giornalista Rai Paolo De Luca, dal titolo “Gli apprendisti stregoni. Mappa del populismo in Europa” (2017, Laruffa editore).
L’autore, forte della significativa esperienza di cronista parlamentare e corrispondente Rai da Bruxelles, offre al lettore una vera e propria guida alla comprensione di un fenomeno che ha portato, negli ultimi lustri, al superamento del tradizionale schema “destra-sinistra” su cui si sono rette le democrazie occidentali, e anche quelle dell’Europa dell’Est dopo il crollo del Muro di Berlino, partendo dalle radici ideologiche del populismo e dalle cause che hanno determinato la sua crescita ed espansione in quasi tutto il continente, passando per le varie forme di populismo esistenti: da quelle dell’Europa dell’Est a quelle dell’Ovest, con un importante approfondimento sulla situazione dell’Italia, definita, senza mezzi termini, “culla del populismo”, sia di quello affaristico-mediatico di Forza Italia, che quello camaleontico della Lega, con la sua evoluzione da partito secessionista a principale riedizione italica del modello lepenista, insieme al polo sovranista con Fratelli d’Italia e, naturalmente, con l’importante esperienza – unica nel suo genere – del movimento 5Stelle.
Il testo si conclude con un approfondimento su democrazia diretta e demagogia, in cui si sviscera il concetto di referendum e il ricorso a questo strumento di partecipazione popolare alle principali decisioni che riguardano la vita dei cittadini, fino a un’analisi sulla deriva delle grandi coalizione e al quesito finale che lascia il principale testimone ai posteri, ovvero la possibilità o meno di convivere col populismo.
Il libro di De Luca, indispensabile vademecum per poter comprendere appieno le dinamiche politiche europee, verrà presentato, col patrocinio della locale amministrazione comunale, sabato 24 giugno alle ore 18 nei locali della biblioteca “Mario Pellicano Castagna” di Marina di Gioiosa Ionica, grazie all’impegno del movimento letterario “MAG La ladra di libri” che ha organizzato l’evento, su impulso della sua animatrice Maria Antonella Gozzi.
Relazionerà, oltre all’autore Paolo De Luca e all’editore Roberto Laruffa, Angelo Nizza, coordinatore dell’associazione culturale Scholè di Roccella, da diversi lustri attiva nella formazione delle giovani generazioni, su temi filosofici di assoluto rilievo.
Da non perdere.