di Gianluca Albanese
PORTIGLIOLA – Quante volte, osservando un borgo antico dalla strada provinciale, abbiamo detto, o pensato “Sembra un presepe”? Tante, forse. Ebbene, in questi giorni, e fino al 6 gennaio, uno dei tanti piccoli e affascinanti centri dell’entroterra locrideo si è trasformato in un grande presepe elettromeccanico coi personaggi a grandezza naturale e semoventi.
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Un’idea originale e vincente, quella dei volontari dell’associazione culturale “don Fabio Falduto” che, con il contributo della locale amministrazione comunale di Portigliola, ha dato vita a questa singolare e apprezzabilissima iniziativa, che crea, più che in ogni altro posto, un’atmosfera assolutamente natalizia e magica.
Proprio dietro la piazza principale del paese, il cui manto è in via di rifacimento, si snoda un dedalo di strade strette e tendenzialmente buie che, illuminate dalle fiaccole appese ai muri, guidano il visitatore attraverso questo percorso che conduce alla capanna di Gesù Bambino.
Salendo in brevi tornanti, non sai mai se quelli affacciati alla porta dei “catoj” siano persone reali o i personaggi semoventi, tanto sono fedeli i movimenti che, seppur ripetitivi, rendono l’idea dell’azione: dal macellaio intento a tagliare la carne con un pesante coltellaccio, alle donne al telaio o a quelle che impastano il pane, passando per la massaia che getta il granturco alle galline, passando per i vasai e tutti i tipi di artigiani.
Fantasia e realtà si mescolano: accanto al “robot” con sembianze umanoidi che impasta il pane, c’è il forno vero con panettieri in carne e ossa; accanto alla capanna, un recinto di pecore vere, mentre san Giuseppe, con un gesto ampio delle braccia, invita i passanti a venire a vedere il bambinello appena nato, stretto tra le braccia della mamma Maria.
L’idea del presepe elettromeccanico per le vie cittadine, insomma, funziona.
E insegna come può bastare poco, un po’ di buona volontà e una buona dose di fantasia, per ravvivare un paese interno che in questi giorni si sta popolando di tanti visitatori, specie dei turisti che, sotto la sapiente guida del leader degli albergatori Mario Diano, hanno potuto visitare il paese-presepe, anche grazie ad un cicerone d’eccezione come il sindaco Rocco Luglio.
Come dicevamo, il presepe può essere visitato fino al 6 gennaio.
Da non perdere.