SIDERNO – Anche per quest’anno passa in archivio la festa di Portosalvo, che chiude ufficialmente il calendario degli eventi dell’estate sidernese. Invero, causa penuria di risorse finanziarie, l’estate della cittadina jonica è stata piuttosto povera di manifestazioni ludiche e culturali, e la festa patronale sembrava dovesse anch’essa risentire delle congiunture negative della crisi.
Un po’ di allarme aveva poi creato quanto deciso dal commissario prefettizio Luca Rotondi che, alla vigilia dell’inizio dei cinque giorni di festeggiamenti, aveva stabilito di aumentare di un euro, rispetto all’anno scorso, la tassa occupazione suolo per gli ambulanti e di dimezzare i fondi destinati alla manifestazione per sopperire ad altre impellenti esigenze delle casse comunali. Eppure, nonostante queste premesse, e la quasi totale assenza di spettacoli (emblematica l’assenza del cantante famoso), la festa patronale sidernese, oramai conosciutissima in tutta la Locride, ha retto bene e non ha deluso le aspettative di quanti commercianti, visitatori e ambulanti l’hanno animata. I più scontenti sono stati sicuramente, e come sempre, gli incolpevoli cittadini che non prediligono questo tipo di eventi e che, loro malgrado, per ben cinque giorni, hanno dovuto stravolgere le proprie abitudini di vita a fronte di una città paralizzata. Molti commercianti, per esempio, programmano da anni oramai le loro ferie in funzione della festa, perché non ha senso per una settimana tenere aperto un negozio completamente coperto dalle bancarelle o una pompa di benzina al centro della città dove è matematico che nessuna macchina verrà a fare rifornimento. Con questi piccoli disagi la maggior parte dei sidernesi ha imparato, oramai, a convivere più o meno tranquillamente e senza patemi d’animo. C ‘è chi invece la festa non la tollera perché non sopporta la confusione e tutti i disagi ad essa collegati. Ed ecco allora squillare i telefoni di polizia e carabinieri per denunciare questo o quel disservizio. Insomma, come sempre accade in questo tipo di eventi, non è facile mettere tutti d’accordo, perché, da qualunque lato la si voglia vedere, la festa (o fiera) di Portosalvo è un evento di massa che coinvolge, non solo tutta la città, da nord a sud, da est a ovest, ma l’intero circondario. Migliaia di persone, anche quest’anno, hanno invaso la città e se il richiamo religioso ha avuto il suo peso, sicuramente non è stato il solo. In barba alla crisi, insomma, anche questa volta è andata bene, a giudicare dalla spazzatura, soprattutto scatoloni vuoti, lasciati per strada un po’ ovunque dagli ambulanti, tornati a casa sicuramente più leggeri e più contenti.
ANTONELLA SCABELLONE