《Ringrazio tutti i visitatori che sono venuti qui in questi giorni, visitando la fiera e per vivere la nostra festa conosciuta ovunque, festa del mare e per questo ci rivolgiamo a Voi, Regina di Portosalvo, che avete prediletta la città di Siderno, invitando le nuove generazioni a conservare la tradizione di questa nostra festa》 – così il sindaco. 《Questa è una città dai grandi interessi commerciali e imprenditoriali ma non si può pensare a farsi ognuno gli affari propri non tenendo conto dei più deboli e dei più bisognosi perché nessuno debba rimanere indietro》 – ha chiosato il vescovo.
di Antonio Baldari
Il Vostro cronista è stato per circa due ore in piedi 《perché, vedi, la sindaca mi ha chiamato per prenotare ulteriori 18 posti, vedi dove c’è un buco libero e lì potrai stare》 – ci dice don Bruno, arciprete di Maria Santissima di Portosalvo, nell’accoglierci in chiesa, già da un pezzo stipata in ogni ordine di posto; non per noi ma, vivaddio!, siamo “gajardi e tosti” come se dice a Roma, ed offriamo a Lei, alla Regina di Siderno, il nostro umilissimo lavoro; come del resto fanno un po’ tutti, andando avanti e indietro a sistemare i dettagli della festosa solennità della “Natività di Maria”, il compleanno della Madre Celeste nella serata di ieri incoronata insieme al Divin Bambino quali Regina e Re della Città.
Il dipinto sul muro alla destra dell’altare maggiore, recante il miracolo del salvataggio di Maria per una decina di pescatori avvenuto il 29 aprile 1958, sembra ravvivarsi a vista d’occhio, nel mentre alla chetichella sopraggiungono le Autorità civili e militari; il sindaco di Siderno, Maria Teresa Fragomeni in completo rosa, che fa molto donna facendo onore soprattutto alle tantissime ragazze e donne impegnate nel corretto pre-svolgimento della santa messa; momento di grande tenerezza con gli ospiti della Casa di Riposo “Sant’Antonio”, accompagnati dalle suore, dallo sguardo intenso che parla da sè, senza ulteriori aggiunte, e quelle rughe che sono un libro di saggezza e vita vissuta a cui attingere ogni dì.
Frattanto i fedeli sono tutti per Lei, per la Vergine Santa agghindata di tutto punto finanche con le chiavi della città che, con posa regale, regge sulla mano destra, ed un fascione di rose bianche poste ai suoi piedi; l’organo vibra elevando al cielo la melodia del canto di ingresso, unitamente ai fumi dell’incenso, gradevole come sempre, si scioglie la processione per la navata centrale aperta dalla Croce e via via gli accoliti, i sacerdoti e monsignor Oliva presente anche oggi alla celebrazione eucaristica: un breve cenno di saluto al primo cittadino ed una sorridente carezza agli anziani di “Sant’Antonio” alla sua sinistra.
Rito di introduzione alla prima parte della santa messa, con la Liturgia della Parola non prima, però, dei saluti istituzionali del sindaco Fragomeni, che prende la parola ringraziando 《Tutti coloro che si sono adoperati per la felice riuscita della festa, abbiamo preso a modello la macchina organizzativa dello scorso anno che ci ha dato degli ottimi risultati – ha esordito con il dire il primo cittadino – ringrazio tutti i visitatori che sono venuti qui in questi giorni, visitando la fiera e per vivere la nostra festa conosciuta ovunque, festa del mare e per questo ci rivolgiamo a Voi, Regina di Portosalvo, che avete prediletta la città di Siderno, invitando i giovani, le nuove generazioni a conservare la tradizione di questa nostra festa》.
Nell’immediatezza il dono del cero votivo, acceso dalla stessa Fragomeni fra gli scroscianti applausi dei fedeli presenti alla celebrazione, che ha visto in primis i ringraziamenti del vescovo Oliva per il dono del cero, segno della profonda devozione di Siderno verso la Sua Patrona, dopodiché, sempre il vescovo della diocesi di Locri-Gerace ha preso a parlare nell’omelia di riflessione alla liturgia del giorno, secondo sua consuetudine, proponendo nello specifico un passo della “Evangelium Gaudium”, il Vangelo della Gioia, tratto dalla prima esortazione apostolica di papa Francesco promulgata nel novembre 2013, con cui Oliva invita 《A contemplare Maria che significa contemplare la città, noi non possiamo girarci dall’altra parte – ha asserito il vescovo – Siderno è una città dai grandi interessi commerciali e imprenditoriali ma non si può pensare a farsi ognuno gli affari propri non tenendo conto dei più deboli e dei più bisognosi perché nessuno debba rimanere indietro》.
E poi una frase sibillina circa la presenza di alcuni giovani disabili, nel momento in cui ha affermato che 《La Chiesa accoglie tutti, non scaccia nessuno, la Chiesa accoglie i disabili e chi vive nel bisogno e non li allontana》, spegnendo, una volta per tutte, le polemiche accese nei giorni scorsi in una parrocchia della diocesi; santa messa che dalla Liturgia della Parola passa a quella Eucaristica con i ringraziamenti finali a tutti, nessuno o quasi escluso, da parte di don Bruno, in special modo ai cittadini di Siderno 《Perché li conosco come piuttosto effervescenti, con la parola, ma soprattutto ieri sera tutto è andato come doveva, il servizio d’ordine ha fatto da cornice ma non c’è stato bisogno di alcun intervento》 – ha epilogato l’arciprete.
Canto finale e rompete le righe, prima del pranzo e prim’ancora della processione che avrà luogo a partire dalle 17, nel momento in cui, finalmente!, tutta la Città di Siderno potrà rendere omaggio alla propria Regina, Maria di Portosalvo, ed al proprio Re, Gesù Bambino.