di Simona Masciaga
PORTIGLIOLA – Quando l’arte diviene maestra di vita, quando, la cultura e lo spirito umano prendono posto principe tra le cattiverie del mondo, tra le guerriglie, le intolleranze e tra la disuguaglianza e le incomprensioni sarà sicuramente tardi o troppo tardi per comprendere la pochezza umana: quando l’avvento inaspettato delle malattie, la disperazione di una vita spesa con la consapevolezza che essa sta per svanire, quando si inizia a tirare le somme del trascorso e si “spera” in miglior vita e addirittura la si assapora ammirando la confezione di un semplice pacco o?!…Ecco cosa il grande maestro Giuseppe Pambieri, ieri insignito del premio Tessalo a Portigliola, ci ha voluto trasmettere attraverso le due performance pirandelliane tratte da ” Il fiore in bocca” e l’incompiuta “Giganti della montagna”. Serata degna di onoreficenze, meriti organizzativi, sponsor e altro, ha visto il vero teatro e l’uomo in se finalmente riconosciuto nella figura di Giuseppe Pambieri.
Fortemente voluta da Rocco Luglio a completare la stagione ” Tra miti e Storia” e supportata da numerosi sponsor e autorità locali, la serata, mirabilmente condotta da Maria Teresa D’Agostino e da Jacopo Giuca attraverso interviste ha riscontrato una perfetta approvazione del pubblico presente.
Da sottolineare la voce di Manuela Cricelli accompagnata da Gege Albanese, che ha reso la serata più piacevole, la presenza di Antonio Tallura, compagno di Pambieri nella fiction televisiva” Incantesimo”, con il quale hanno dato vita a siparietti di collaborazione.
Serata di gala elegante e raffinata in un magico contesto quale il Palatium Romano di Quote San Francesco ormai divenuto per volontà incondizionata di Rocco Luglio, allora sindaco di Portigliola e fautore delle stagioni teatrali ” Tra mito e storia”, il protagonista indiscusso, ospitando performance di ogni specie con l’accoglienza di un mondo antico proiettato verso la modernità: nulla vi è di moderno se non si ha l’esperienza del passato.