DI SEGUITO LA NOTA DELL’ASSOCIAZIONE CULTURALE “L’ECO DI SIDERNO”
Il Premio Letterario “Giomo Trichilo”, intitolato alla figura del poeta sidernese vissuto nella metà ‘800, giunto alla sua decima edizione, si è confermato capace di attirare le adesioni di autori provenienti di ogni parte d’ Italia e di coinvolgere nella serata dedicata alla premiazione il grande pubblico, coniugando abilmente cultura e spettacolo.
La Piazza Vittorio Veneto di Siderno, gremita di gente, è lì a darne vivida testimonianza. Probabilmente dieci anni fa in pochi avrebbero scommesso su questa importante manifestazione, nata un po’ in sordina grazie alla passione degli organizzatori verso il nostro idioma e dalla ben decisa volontà di tutelarlo, valorizzarlo e promuoverne l’uso, dando un senso tangibile e concreto alla riscoperta e valorizzazione della nostra identità, culturale e non. Il Premio Letterario, che, occorre ricordarlo, non consta di alcuna somma di denaro, può contare sul sostegno di alcuni enti tra cui la città di Siderno, della Presidenza del Consiglio Regionale della Calabria, della Provincia di Reggio Calabria e da quest’anno sul sostegno della Banca Popolare del Mezzogiorno e del Club Kiwanis di Locri. La serata di premiazione, è stata presentata con la consueta competenza e professionalità, dalla giornalista Maria Teresa D’Agostino, che, nell’accogliere e premiare i vincitori sul palco, ha suddiviso la fase della premiazione da quella dello spettacolo, incentrato tutto sulla rappresentazione della commedia in vernacolo “L’eredità di zzù previta” messa in scena dalla pluri-premiata Compagnia Teatrale Hercules di Catanzaro. Per quanto riguarda i premiati, è stato conferito il Premio alla Carriera, al prof. Pasquino Crupi , uno dei padri del “meridionalismo” e direttore del settimanale “la Riviera” che, nel suo intervento, ha voluto sottolineare l’importanza di queste manifestazioni culturali che servono necessariamente per valorizzare l’immagine positiva della locride. Si è passati quindi alla premiazione del terzo classificato, Pasquale Monteleone di Locri (RC) con la poesia “Ottant’anni”, secondo classificato Filippo Scalzi di Isola Capo Rizzuto (Kr) con la divertente poesia intitolata “U divanu”, premio consegnato dal delegato del Kiwanis di Locri, Giuseppe Serranò, primo classificato è stato Paolo Landrelli di Ardore (RC) con “ Stu Papa a sapi a lapa”, metafora in dialetto dalla garbata ironia sulla figura del nuovo Pontefice che si sta imponendo per le sue visioni “innovatrici” nell’ambito del rigido formalismo ecclesiastico. La targa è stata consegnata direttamente dal presidente dell’associazione L’eco di Siderno, Antonio Tassone. Appuntamento al prossimo anno per l’edizione numero undici, per una manifestazione culturale che per la sua sobrietà, alchimia tra cultura, impegno sociale e capacità di andare incontro ai gusti del pubblico, probabilmente non ha e non avrà eguali nel territorio locrideo.