(ph Enzo Lacopo)
di Francesca Cusumano
LOCRI – E’ stato presentato questa mattina nei locali delle Terme di Antonimina-Bagni, il nuovo Consiglio di Amministrazione che avrà l’onere di lavorare per un miglioramento a 360 gradi della gestione manageriale del Consorzio Termale, rendendolo di gran lunga più efficiente.
E per raggiungere l’intento, il primo cittadino Calabrese ha nominato come componenti del CdA chi di capacità manageriali se ne intende: i neo eletti rispondono (come più volte anticipato dalla nostra testata), ai nomi di Francesco Macrì e Vittorio Zadotti. Tra i componenti per il Comune di Antonimina, anche l’avvocato Antonella Pelle. All’incontro erano presenti il sindaco di Locri, Giovanni Calabrese, il sindaco di Antonimina nonchè presidente dell’assemblea del CdA Antonio Condelli, l’assessore all’Ambiente Alfonso Passafaro, la capogruppo Domenica Bumbaca e la consigliera Anna Baldessarro.
Ad aprire i lavori è stato Zadotti, (proprietario dell’immobile che ospita il call center “Call & Call Lokroi”), che ha esposto in maniera egregia alla stampa quali saranno le strategie di rilancio che si tenterà di promuovere per cogliere quel valore aggiunto che una struttura come il Consorzio Termale “Acque Sante Locresi” merita. Zadotti ha spiegato come il budget stanziato dalla Regione Calabria come prestazioni gratuite, negli ultimi anni non è stato mai raggiunto dalla struttura termale. Una ragione valida per curare gratuitamente molti più pazienti, circa 5.000, rispetto ai 3.500 che lo fanno nell’arco dell’anno. <<Arrivare alla soglia del budget- ha detto Zadotti- è uno degli obiettivi del nuovo CdA, per poi ripartire con prestazioni a pagamento che portano introiti al Consorzio Termale, arrivando nel tempo al suo completo risanamento finanziario>>.
Nel programma del nuovo CdA rientra il potenziamento degli attuali servizi erogati (come le cure ginecologiche) prevedendone dei nuovi (fisioterapia e riabilitazione e trattamenti di benessere e bellezza), il recupero dello storico stabilimento oggi in disuso prevedendone un impiego, un adeguato piano di marketing per la promozione dei servizi erogati, l’adozione di un “progetto di restyling” globale finalizzato alla realizzazione di uno stabilimento termale di eccellenza così da avvalorarne il turismo termale e l’economia del territorio attraverso nuove piantumazioni, parcheggi, viabilità e parco termale.
Inoltre, per risanare la situazione economica, occorrerà incrementare i ricavi con le presenze attuali ed incrementare le presenze mentre per risanare la situazione finanziaria occorrerà riorganizzare il sistema contabile, certificare debiti e crediti, proporre piani di rientro ed incasso, predisporre piani di investimenti e attingere a risorse pubbliche e private.
<<Sviluppare le Terme- ha poi proseguito Calabrese- è il nostro comune obiettivo, già qualche passo in avanti è stato fatto con l’apertura del nuovo stabilimento. Questa, è un’opportunità importante per il nostro territorio. Come Amministrazione, abbiamo fiducia e siamo convinti delle persone designate e delle loro competenze manageriali, soprattutto a fronte delle esperienze condivise insieme. E’ necessario ripartire da zero, solo così attraverso lo sviluppo e con una maggiore utenza, si creeranno le condizioni di una nuova occupazione. Lo stabilimento termale non è solo una risorsa di Antonimina o Locri, ma di tutta la Locride e la Provincia di Reggio Calabria, è necessario renderla più produttiva. A tal proposito, anche Provincia e Regione dovranno fare la loro parte, dando un contributo fattivo. Locri e Antonimina lavoreranno in sinergia tra di loro per la crescita di questo Polo, andando a coinvolgere altri Enti politici ed Istituzioni per il suo sviluppo, oltre che scuole ed associazioni, per il bene di Locri, di Antonimina e di tutta la Locride La vera novità di oggi è proprio questa: abbiamo un progetto. Ed è quello che è mancato in questi anni. Per questo motivo, l’Amministrazione Comunale di Locri ha nominato la consigliera Anna Baldessarro come delegata nel tenere i rapporti tra Comune di Locri e CdA del Consorzio termale. Legata alle Terme di Antonimina c’è la sanità, dobbiamo lavorare in sinergia anche con l’azienda sanitaria provinciale; il 29 ottobre è previsto al Palazzo della Cultura un dibattito, cui parteciperanno autorità politiche cittadine, provinciali e regionali, incentrato sul futuro dell’ospedale di Locri. Un’iniziativa politica, quella del 29, che l’Amministrazione vuole portare avanti, consapevole dello scempio all’interno del settore sanità per provare a superare le difficoltà presenti, in quanto c’è il concreto rischio, non di chiusura del nosocomio locrese ma di un ulteriore ridimensionamento della struttura ospedaliera.Da qui, la solidarietà del sindaco al dottor Luigi Brugnano, vittima dell’ultimo atto intimidatorio subito sera di martedì << Noi siamo vicini- ha detto- a tutto il personale ospedaliero per le problematiche presenti nella struttura locrese e per il disagio che si viene a creare, cercando di intervenire attraverso chi di competenza>>. Poi riferendosi all’ultimo consiglio comunale ed indirettamente al consigliere di opposizione Pino Mammoliti ha dichiarato che <<Non ho avuto modo di rispondere a qualcuno che ha criticato e offeso i mei amici, lo farò comunque tranquillamente alla prossima seduta>>.
Sul futuro delle Terme, è intervenuto anche presidente dell’assemblea del CdA, Antonio Condelli, constatando quanto il Consorzio termale nel passato abbia risentito di una logica politica di sviluppo errata e dei Comuni di Locri e Antonimina e degli altri Consorzi << Sono d’accordo nel considerare le Terme come una risorsa di tutta la Locride, senza contare che attorno alla nuova struttura (concessa in comodato d’uso gratuito al Consorzio Termale) ci sono 60 mila metri quadri di terreno acquistati dal Comune di Antonimina per incentivare ulteriormente la sua crescita, per cui, fondamentale, sarà la capacità operativa manageriale del CdA>>.
Ringraziamenti al sindaco Calabrese sono pervenuti anche dall’assessore Passafaro <<Sono contendo che la scelta sia ricaduta su due manager validi, sono certo che daranno un nuovo volto allo stabilimento e a tutto il territorio, collaborando con i 42 Comuni del comprensorio>>
A chiudere i lavori della conferenza, il presidente del CdA Francesco Macrì che ha così esordito <<Il rilancio delle Terme è una scommessa che mi sono prefissato. Non vale più la pena rivangare il passato su chi ha operato bene e chi no, il problema è superato. Piuttosto, abbiamo a che fare con una realtà seria, una struttura ferma per via di un’incapacità gestionale (senza togliere nulla ad alcuno) e per la mancanza di validi servizi. Chiederemo aiuto alla Regione Calabria, al Comitato dei Sindaci, alla Provincia e al Corsecom per rilanciare le Terme al di fuori del territorio. Quello che a noi interessa è portare le Terme ad un fatturato decente raddoppiandone in brevissimo tempo le utenze>>.