di Gianluca Albanese
ROCCELLA IONICA – Il piano strategico “Locride 2015” ora è realtà. Un sogno di governance strategica che si avvera e che costituisce un punto di partenza essenziale per dare la stura a quel processo complessivo di progettazione per lo sviluppo del territorio propedeutico all’intercettazione dei fondi europei per considerare tutta la Locride come un’unica città, in cui si riesce a sintetizzare, in un unico strumento di pianificazione, tutte le esigenze di un territorio vasto e complesso come il nostro.
E per celebrare l’evento, questo pomeriggio a Roccella Ionica, si è tenuto, nella sede dell’ex convento dei Minimi, un convegno per illustrarne i contenuti e comprenderne appieno le linee guida. Ha fatto gli onori di casa il sindaco di Roccella Giuseppe Certomà, che ha preceduto il presidente del consorzio di funzioni Locride Ambiente Vincenzo Loiero che ha moderato i lavori. E’ seguita la relazione dell’architetto Guido Mignoli del gruppo di lavoro Locride 2015 che ha illustrato i contenuti del piano, riassunti soprattutto nelle otto linee di intervento: socialità, città della Locride, accessibilità, patrimonio storico-ambientale, risorse ambientali e sostenibilità, sistema turistico locale, produzione agricola e sviluppo economico integrato, riassunti nel dettaglio sul sito internet www.locride2015.it. Dopodichè, sono intervenuti i vari relatori.
Particolarmente interessante quello dell’architetto Saverio Putorti, dirigente regionale del settore che ha detto che: «La prima cosa e’ sentirsi davvero una città e capire che qualsiasi strumento urbanistico e’ un atto politico e non un libro dei sogni che potremo considerare superato solo quando sarà stato attuato. Deve dare indicazioni di sintesi che mettono insieme esigenze assai variegate. La Regione – ha spiegato Putortì – ha fatto la sua parte; ora tocca ai comuni dotarsi dei piani strutturali comunali: la componente strategica basterà copiarla da Locride 2015, aggiungendo solo la componente della conoscenza. Ripartiamo dal bello delle nostre risorse e valorizziamole secondo le otto linee strategiche previste dal piano e che dovranno essere recepite nei piani strutturali comunali che servono come il pane perché la loro assenza rischia di vanificare gli effetti di Locride 2015. Tutto è necessario per accedere ai finanziamenti della programmazione 2014-2020». Insomma, il piano strategico “Locride 2015″ appare come uno strumento fondamentale al quale tutti gli strumenti urbanistici degli enti territoriali dovranno ispirarsi. E’ seguito il saluto del consigliere regionale Candeloro Imbalzano, che ha rimarcato ancora una volta l’importanza del momento storico e del piano strategico che può rappresentare davvero uno strumento reale per lo sviluppo del territorio. Dopo i saluti di Silvio Larosa della comunità montana e di Edmondo Crupi per il Corsecom, è stata la volta del presidente della Provincia Peppe Raffa che ha esordito dicendo «Bravo all’architetto Mignoli per aver saputo coordinare 42 teste pensanti. Di solito quando si protesta si riempiono le sale mentre oggi che iniziamo un percorso importantissimo per fare uscire questo territorio dall’isolamento per innescare processi di sviluppo vero e utile a intercettare i finanziamenti che nel passato abbiamo perso. Ora, invece, grazie alla lodevole attività di Locride Sviluppo presieduta da Salvatore Galluzzo, in settimana attiveremo nuovi strumenti necessari a fare avere flussi di fondi qui. Ritengo prioritario valorizzare trasporti e vie di comunicazione in vista del rilancio turistico della zona». Prima di congedarsi, Raffa non ha risparmiato una simpatica battuta finale a Loiero:”Sei presidente di troppe cose”.
Alfonso Dattolo (assessore regionale all’Urbanistica) ha chiuso i lavori dichiarando che : «Per me è la prima uscita nella Locride. Come Regione stiamo facendo molto per ricostruire gli urban center per assistere nella progettazione i Comuni piu deboli. Io ragiono ancora da sindaco e stiamo cercando di dare un’altra proroga per l’approvazione dei piani strutturali comunali ma i sindaci dovranno assumersi in pieno le loro responsabilità anche perché rischiano il commissariamento. La programmazione e’ prioritaria e lo dimostrano i 51 milioni per i Pisu che sono stati persi per mancanza di progettualità. Anche sui piani spiaggia, io sono dell’idea che chi lo ha già approvato debba incontrare gli amministratori che non lo hanno fatto affinché lo scambio di esperienze possa giovare alla causa. Oggi – ha concluso – da Roccella parte una stagione di confronto costante per il rilancio del territorio».