RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Reggio Calabria – <<Prevenzione, manutenzione e innovazione. Questi, sono gli obiettivi istituzionali che si devono raggiungere seguendo una strategia che consenta di smettere di inseguire emergenze sprecando risorse pubbliche per riparare i danni>>. Con queste parole, interviene il Segretario Generale Fillea Cgil Rc-Locri sulla questione dissesto idrogeologico dopo quanto accaduto e continua ad accadere a Genova e in altre parti dell’Italia.
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<<Il rischio sismico e idrogeologico del territorio è un rischio reale. In gioco, non ci sono solamente balletti di cifre ma, soprattutto, la vita delle persone. Quanto avvenuto a Genova ci ha colpito. Ci ha scosso. A tutta la popolazione di Genova va la nostra vicinanza in un momento così difficile>>.
<<Ma non dobbiamo dimenticare che il resto dell’Italia vive in una situazione “disastrata”: una terra sfregiata da cementificazione, abusivismo, deforestazione e scarsa manutenzione>>.
<<Stando all’ultimo rapporto Ecosistema Rischio 2013, infatti, oltre 6.600 i comuni italiani – l’82% del totale – si trovano in aree ad elevato rischio idrogeologico. 5,8 milioni di italiani vivono in una situazione di potenziale pericolo per il dissesto idrogeologico, perché in 186 Comuni si è edificato in aree soggette a frane e alluvioni: in 1.109 casi (su 1.354 analizzati) si è registrata la presenza di costruzioni ad uso abitativo nelle aree a rischio>>.
<<E’ un quadro allarmante e che ci preoccupa>>.
<<Come Organizzazione Sindacale, da sempre al fianco dei cittadini per la tutela e la salvaguardia dei propri diritti, riteniamo che sia imprescindibile agire. È necessario passare dalle parole ai fatti, sbloccando le risorse a disposizione per la prevenzione e manutenzione del territorio; attuando politiche del territorio che – conclude il Segretario – puntino: al presidio e alla cura del territorio; a piani di edilizia e di recupero del territorio; a piani di manutenzione ordinaria e straordinaria del territorio per prevenire dissesti idrogeologici ed esondazioni>>.