di Simona Ansani
TORINO – Torno, fine ottocento. Una giovane avvocato, donna, alla quale viene negato di esercitare. La sentenza della Corre di Appello dichiara illegittima l’iscrizione all’albo per Lidia Poët. Non si abbatte, inizia nonostante tutto a lavorare nello studio legale del fratello Enrico, e intanto prepara il ricorso da depositare contro la Corte. La conoscenza con il giornalista Jacopo la introduce nel giro di informazioni di ciò che in quella Torino accade.
Una serie appassionante, presentata ieri sera in anteprima assoluta a Torino per Netflix, al Cinema Massimo, a due passi dalla Mole Antonelliana. “La legge di Lidia Poët” è stata girata interamente a Torino e da domani sarà disponibile su Netflix.
Per l’occasione il Museo Nazionale del Cinema di Torino ospita dal 15 al 20 febbraio alcuni degli abiti di scena, 《per la prima volta – spiega Enzo Ghigo e Domenico De Gaetano, presidente e direttore del Museo – il Museo Nazionale del Cinema apre le porte della Mole Antonelliana e del Cinema Massimo al lancio di una serie così profonda. Ancora una volta il museo si conferma la casa del cinema italiano e internazionale, luogo di incontro tra passato, presente e futuro, ed è con grande piacere che ospitiamo all’interno della Mole Antonelliana e per una settimana, questa significativa esposizione di abiti di scena indossati dalla protagonista Matilda De Angelis, sicuri di offrire ai visitatori uno spaccato di cinema e costume》.La legge di Lidia Poët, serie in 6 episodi è prodotta da Matteo Rovere, attori del cast, Matilda De Angelis, nel ruolo di Lidia Poët, Sara Lazzaro, Nicolo Pasetti, Dario Aita.