di Gianluca Albanese
GIOIOSA IONICA – «Mi candido alle primarie del centrosinistra calabrese per portare alla Regione la mia esperienza amministrativa come sindaco di Lamezia Terme che giudico assai positiva. Se domenica prossima riusciamo a ottenere un risultato dignitoso possiamo fare una bella lista capace di contribuire alla causa del centrosinistra di questa regione. Vorrei ricreare quello spirito che fu dell’Ulivo nel 1996, quando si respirava una bella aria nel centrosinistra regionale e nazionale e una mia candidatura fuori da questa coalizione non avrebbe fatto altro che avvantaggiare ciò che rimane dello Scopellitismo. Sono conscio del fatto che anche la sinistra calabrese sia da riformare, e non è un caso che la mia candidatura non sia appoggiata da nessuno dei parlamentari calabresi in carica e dei consiglieri regionali uscenti».
{loadposition articolointerno, rounded}
Quello tra il candidato in quota Sel alle primarie per la scelta del candidato governatore del centrosinistra Gianni Speranza e i sindaci della vallata del Torbido è stato un confronto vero, leale con molti spunti critici emersi. Un confronto in carne e ossa basato su idee proposte concrete, senza tweet o altre diavolerie tecnologiche, tanto che gli unici cinguettii erano quelli dei numerosi uccelli che facevano sentire il loro coro nello splendido scenario della piazza principale della “capitale” della vallata.
Attorno a lui i sindaci di Benestare (Rocca), Gioiosa (Fuda), Martone (Imperitura), Mammola (Longo), San Giovanni di Gerace (Vumbaca), il vicesindaco di Gioiosa Zavaglia e l’assessore all’Unione dei Comuni di Marina di Gioiosa Sisì Napoli. Proprio il medico originario di Grotteria ha aperto il dibattito mettendo un po’ di pepe, come suo costume, e chiedendo a Speranza il perché della scelta di allearsi con un Pd che a Napoli non piace perché considerato poco di sinistra.
Ecco il video della domanda, articolata e pungente, dell’assessore di Marina di Gioiosa.
{youtube}gWn1ILlz7hY|580|340{/youtube}
Una bella gatta da pelare, Sisì, come ebbe modo di constatare l’altro candidato alle primarie Gianluca Callipo, nel corso di un incontro che ha avuto luogo nel mese di agosto a Marina di Gioiosa Ionica. Napoli parla di coerenza politica ma anche di capacità che deve avere Speranza, e tutta la sinistra calabrese, di incidere nell’agenda politica dell’auspicato governo regionale di centrosinistra.
Speranza ascolta con pazienza, e replica che «Con questa legge elettorale approvata di recente che impone lo sbarramento dell’8% alle coalizioni in campo, avremmo rischiato, se ci fossimo candidati da soli, di avvantaggiare un centrodestra messo male. Meglio togliere qualche voto alle primarie a Callipo e a Oliverio che regalare un vantaggio al centrodestra. Del resto, non so fine a che punto sia il caso di polemizzare sulla mia candidatura quando nel 2005 si votò Loiero. Anche allora ci furono parecchie contraddizioni. Oggi – ha proseguito – viene da me una voce critica all’interno del centrosinistra: io fui l’unico che manifestò un plauso dopo il ricorso al Tar per avere chiarezza sulla data delle elezioni e che gridai allo scandalo quando qualcuno parlava di grande coalizione in salsa calabrese. Quando avanzai la mia candidatura da sindaco di Lamezia terme alla presidenza della Regione, ero l’unico primo cittadino in campo, visto che anche Callipo venne dopo».
{youtube}bRRXQF5k2t8|580|340{/youtube}
Dal vicesindaco di Gioiosa Maurizio Zavaglia arriva una valutazione che risente dell’esperienza giornalistica di quest’ultimo. Zavaglia, infatti, parla di problemi concreti, come la necessità di una inversione di tendenza nel tema dei rifiuti dopo la recente legge approvata dal consiglio regionale «Con l’astensione – ha ricordato – degli stessi consiglieri regionali del centrosinistra». Ma non solo. Zavaglia chiede a Speranza di incidere nell’agenda politica del centrosinistra anche per quanto riguarda il tema dell’acqua pubblica «Dopo un referendum votato da tutti – ha detto – e che nei fatti è stato disatteso».
Giannetto annuisce, mentre illuminante è stato anche l’intervento del sindaco di Gioiosa Salvatore Fuda, che ha compiuto una duplice valutazione, prima da militante di sinistra e poi da amministratore comunale.
Parlando da attivista di partito, Fuda ha compreso l’animo della critica espressa da Sisì Napoli. Nel contempo, però, ha detto che l’esperienza della giunta Loiero fu l’ultima in cui c’era ancora una rappresentanza politica reale da parte dei partiti di centrosinistra «Che poi – ha spiegato – rimasero vittima dei loro stessi errori, perdendo la grande occasione di riconquistare l’unità rappresentata dalle recenti elezioni regionali. Dopo l’esperienza della lista Tspiras – ha aggiunto Fuda – bisognava cogliere l’occasione di andare al di là delle sigle di partito e dei simboli e avviare una svolta decisa verso un percorso unitario, cosa che non è stata e la colpa è solo della nostra parte politica, ecco perché ora dobbiamo supportare la battaglia di Gianni Speranza all’interno del centrosinistra, perché la sua candidatura rappresenta la scelta strategica ideale per dare un segnale forte a tutto il centrosinistra».
Il sindaco di Gioiosa ha aggiunto che «Serve un candidato presidente che, con la sua esperienza da sindaco sia capace di ascoltare di più le istanze degli enti locali superando i vincoli costituiti dalle imposizioni di Ato e gestore nel campo dei rifiuti, che rischiano di mettere fuorilegge anche esperienze collaudate come il “modello Roccella” nella raccolta differenziata».
Speranza, insomma, ha riscosso un consenso pressoché unanime, e prima di correre verso l’altro appuntamento in programma a Locri, ospite della costituenda sezione del partito, ha detto a chiare lettere che dopo il 5 ottobre lavorerà, qualunque sia l’esito delle primarie, per fare «Una bella lista di sinistra capace di aprirsi anche alla società civile e che vada oltre le singole sigle di partito».