Fotovideoservizio di Enzo Lacopo
LOCRI – E’ il caso di dire che è stata… divina la 2^ edizione della “Passeggiata Archeo/Ecologica” organizzata dall’Associazione ProMoschetta nell’area archeologica di Locri Epizefiri. Si è partiti dalla piazza di Moschetta intorno alle 17,00, dove si sono radunate un centinaio di persone.
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Il percorso, curato e magistralmente commentato, step by step, dall’archeologa Margherita Milanesio è iniziato dalla visita della Teca dell’Archivio del Santuario di Zeus Olimpio, un rinvenimento unico nel suo genere.
Nel capodanno del 1959 è stata rinvenuta fortuitamente una teca, una sorta di cassaforte, di pietra cilindrica, chiusa da un pesante tappo in pietra. All’interno sono state rinvenute 37 tabelle in bronzo iscritte che contengono documenti molto importanti per ricostruire la vita della città nel IV-II secolo a.C. Attorno alla teca, scavi degli anni ‘90 del secolo scorso hanno messo in luce alcuni pithòi (grandi giare) interrati che servivano per contenere grano e olio.
Il santuario di Zeus Olimpio, che sovrintendeva alla vita civile della città, fungeva infatti da “banca”: i cittadini portavano il raccolto e i tributi e il santuario li redistribuiva.
La visita è continuata al suggestivo teatro greco-romano dove i partecipanti sono stati accolti dall’atmosfera suggestiva creata dalle note del gruppo “Usanticu”, che hanno recitato poesie musicate su Nosside e Zaleuco.
Ci si è poi diretti , attraverso un percorso che si è snodato tra il Dromo e il Parco Archeologico, al Complesso Monumentale del Casino Macrì, che ospita il Museo di Locri Romana e Tardoantica. Si tratta di una masseria ottocentesca i cui edifici sono stati costruiti sopra i resti di un edificio termale di età adrianea. L’eccezionalità del ritrovamento sta nel fatto che il piano terreno del palazzo padronale, che ospita il museo, è costituito dalla parte riscaldata della terma romana, i cui muri sono conservati per 8 metri di altezza. Nel museo è poi visibile l’imponente statua del cosiddetto togato di Petrara, risalente al I sec. a.C. – I sec. d.C., rinvenuta nel 2003.
La visita è continuata all’interno della città antica fino ad arrivare al Museo Nazionale di Locri Epizefiri con la visita della mostra di gioielli e preziosi: “Il gioiello di Persefone” e con un nuovo intrattenimento musicale.
Il gruppo è poi rientrato a Moschetta dove l’associazione ProMoschetta ha offerto un rinfresco ai molti partecipanti.
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