di Gianluca Albanese
REGGIO CALABRIA E’ stata rinviata di due mesi la decisione del Tribunale del Riesame di Reggio Calabria che a inizio settimana avrebbe dovuto pronunciarsi sul ricorso presentato dalla Procura presso la Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria avverso l’ordinanza del Giudice per le Indagini Preliminari Foti che in data 8 marzo 2018 aveva deciso di non applicare la misura cautelare della custodia cautelare in carcere nei confronti dei circa settanta indagati nell’ambito dell’operazione “Mandamento Ionico” per la quale è in corso di svolgimento sia il processo con rito abbreviato nell’aula bunker di Reggio Calabria sia il processo con rito ordinario al Tribunale di Locri.
La motivazione addotta per il rinvio è la necessità di compiere ulteriori approfondimenti su alcune posizioni.
Tra gli imputati c’è anche l’avvocato locrese Pino Mammoliti che, nel contempo, sta per essere giudicato con rito abbreviato nel processo denominato “Mandamento Ionico”, la cui sentenza è attesa nelle prossime settimane.