di Gianluca Albanese
LOCRI – Parlerà solo l’ex sindaco di Marina di Gioiosa Ionica Rocco Femia tra gli imputati del processo “Circolo Formato”, a carico di 28 presunti boss e gregari delle cosche di Marina di Gioiosa Ionica, oltre che di ex amministratori.
Femia parlerà domani mattina, quando si sottoporrà all’interrogatorio del Pm Sirleo davanti al collegio presieduto dal giudice Amelia Monteleone. Tutti gli altri imputati hanno scelto, infatti, di avvalersi della facoltà di rinunciare all’esame e alcuni di loro hanno chiesto, mediante i loro avvocati, l’acquisizione degli interrogatori ex articolo 415 c.p.p. precedentemente sostenuti; tra essi Domenico e Giuseppe Agostino. Una richiesta, quella presentata dagli avvocati difensori, che ha indotto il giudice Monteleone a informarli dei rischi di slittamento a dopo l’estate della chiusura del processo con relativa sentenza. Un’eventualità, quest’ultima, che gli imputati hanno mostrato di voler scongiurare, tanto che il presidente ha concesso mezzora di pausa proprio per agevolare le riflessioni congiunte di imputati e difensori sull’opportunità o meno di procedere all’acquisizione e alla trascrizione dei precedenti interrogatori. Alla fine, ha avuto la meglio una soluzione di compromesso, che prevede che vengano acquisiti gli interrogatori solo in formato audio senza disporre le loro trascrizioni che avrebbero fatto impiegare parecchio tempo. Una sintesi che dovrebbe consentire il rispetto dei tempi di chiusura del processo, previsti, appunto, prima della pausa estiva delle udienze. Dunque, aspettando l’atteso interrogatorio di Rocco Femia in programma domattina, era stato audito, a inizio udienza, il perito nominato per la trascrizione delle intercettazioni giudicate non utilizzabili dal suo predecessore Giuseppe Morabito; quest’ultimo, tra l’altro, ha prodotto un proprio verbale acquisito agli atti nella seduta odierna. Nel rispondere alle domande degli avvocati Maria Tripodi (difensore di Fabio Agostino) e Antonio Nocera (difensore di Domenico Agostino) il perito, nell’esporre le caratteristiche del proprio lavoro, ha parlato di «Ottima qualità delle intercettazioni telefoniche e ambientali, senza fruscio e rumori esterni e solo occasionali sovrapposizioni di voci, oscillazioni del volume e brevi interruzioni di segnale». Nel rispondere all’osservazione dell’avvocato Nocera, che ha eccepito come «I suoi cinque predecessori hanno definito le intercettazioni di pessima qualità, come fa lei – ha detto Nocera – a dire che la loro qualità è buona?», il perito ha detto che «Quello che ho ascoltato io, che faccio questo lavoro da vent’anni, era buono. Le difformità emerse rispetto alle trascrizioni del perito della difesa sono state annotate tutte nella relazione e quello che ho ascoltato e trascritto è frutto di chiara percezione, senza bisogno di misurazioni tecniche della qualità del suono per le quali – ha ammesso il perito – non ho particolari competenze». Dopo la pausa successiva alla richiesta della difesa di acquisire gli interrogatori resi dagli imputati ex articolo 415 c.p.p., il Pm Sirleo ha prodotto agli atti una sentenza del Gup di Reggio Calabria (relativa al giudizio degli imputati che hanno chiesto il rito abbreviato), un’altra della Corte d’Appello che era stata richiamata nel corso dell’interrogatorio dell’ex dirigente del commissariato di P.S. di Siderno Silipo e relativa alla posizione di Ernesto Mazzaferro, e la sentenza su Alfarano Nicola (affiliato alla cosca dei Ruga-Metastasio, egemone nello Stilaro) che secondo l’accusa «Parteciparono agli appalti per i lavori sulla nuova statale 106 e quindi connessi a un filone del presente processo». Gli avvocati difensori si sono opposti a tutto ciò che è stato prodotto dalla pubblica accusa, perchè giudicato superfluo; in particolar modo, si sono opposti all’acquisizione della sentenza relativa agli imputati che hanno scelto il rito abbreviato, ritenuta dall’avvocato Rodinò «Una sorta di replay dell’ordinanza di custodia cautelare che si basa sul materiale probatorio raccolto fino al 2010, quando il processo col rito ordinario è iniziato nel 2012, un periodo di tempo in cui sono state raccolte altre importanti prove».
Domani mattina, come detto, parlerà Rocco Femia. Intanto, per il prossimo mercoledì 3 luglio è stata fissata la data della requisitoria del pubblico ministero. Entro e non oltre quella data le parti potranno produrre ulteriori elementi di prova.