SIDERNO -Collegato in videoconferenza il pentito Giuseppe Costa ha deposto questa mattina davanti alla Corte d’Assise d’Appello di Reggio Calabria dove si sta celebrando il processo di secondo grado per l’omicidio del giovane imprenditore sidernese Gianluca Congiusta ucciso il 24 maggio del 2005.
Per quel delitto è stato già condannato alla pena dell’ergastolo nel dicembre del 2010 Tommaso Costa, fratello di Giuseppe. Il pentito, la cui audizione è stata richiesta dal Procuratore Generale Francesco Mollace per far luce sulle attività della cosca Costa di Siderno, ha spiegato innanzitutto le ragioni del suo pentimento, a cui sarebbe stato spinto dal timore per la propria incolumità personale allorquando, nel carcere in cui era detenuto, si era diffusa la notizia dell’intenzione del fratello Tommaso di pentirsi a sua volta. Giuseppe Costa ha ricostruito gli scenari criminali di Siderno ai tempi della faida soffermandosi sui rapporti tra la cosca dei Costa e quella dei Commisso. La frattura tra le due consorterie sarebbe avvenuta nel 1987 dopo l’omicidio di Luciano Costa. Da li una lunga e sanguinosa faida che ha insanguinato Siderno fino alla stipula di una pax più di facciata che di sostanza, dove spesso non venivano rispettati gli accordi e le aree di competenza. Costa ha poi descritto in maniera dettagliata l’organigramma del clan di appartenenza nel quale ha rivestito per un certo periodo un ruolo di vertice, anche superiore a quello del fratello Tommaso; ha parlato di gerarchie, gregari e killer; tra questi ultimi vi sarebbe stato l’ex carabiniere Giordano Donato, assassinato agli inizi degli anni 90, che secondo il pentito sarebbe stato killer non per mestiere ma per spontanea dedizione.Riguardo all’omicidio Congiusta ha detto di essergli stato riferito che il fratello Tommaso è estraneo al delitto. Quest’ultimo, dal canto suo, in videoconferenza dal carcere dell’Aquila, ha rilasciato dichiarazioni spontanee ribadendo la sua innocenza. Acquisita la deposizione di Giuseppe Costa, la Corte ha rinviato il processo al 27 marzo per le conclusioni. In quella data, salvo imprevisti, la causa andrà in decisione.
ANTONELLA SCABELLONE