di Redazione
LOCRI – Pene pesanti per i boss della ‘ndrina Ursino di Gioiosa Ionica e parecchie assoluzioni per gli imputati accusati di essere i gregari dell’organizzazione dedita al traffico di sostanze stupefacenti tra la Calabria e gli Stati Uniti (passando per il Beneventano) nel mirino dell’operazione “The bridge” (il ponte) condotta nel febbraio del 2015 dalla DDA di Reggio Calabria, con in testa il procuratore capo Cafiero De Raho, l’allora aggiunto Gratteri e il sostituto Sirleo.
Il tribunale di Locri, infatti, presieduto dal giudice Fulvio Accurso (a latere Domenico Di Croce e Mario La Rosa) ha emesso questo pomeriggio la sentenza di primo grado che prevede le seguenti condanne:
SIMONETTA NICOLA ANTONIO: 27 anni di reclusione
URSINO FRANCESCO: 28 anni e 7 mesi di reclusione
IENCO COSIMO: 2 anni e otto mesi di reclusione e 12.000 euro di multa
BRILLANTE CARLO: 3 anni di reclusione
MEMMOLO ANDREA: 1 anno di reclusione
AMABILE MICHELE, CAVOTO DANIELE, VONELLA FRANCESCO: 1 anno e sei mesi di reclusione.
Sono stati assolti dal capo A della rubrica, invece, AMABILE MICHELE, BRILLANTE CARLO, CAVOTO DANIELE, HALILI BLEDAR, LACATUS DANIEL, MEMMOLO ANDREA, PARRELLI VINCENZO, URSINI MARIO E VONELLA FRANCESCO, tutti scarcerati così come Ienco Cosimo.
Confiscati, inoltre, i beni a capo di Simonetta Nicola Antonio, Ursino Francesco con eccezione di alcuni cointestati coi propri congiunti.
Per i principali condannati è stata altresì disposta l’interdizione legale e dai pubblici uffici per tutta la durata della pena.