di Gianluca Albanese
LOCRI – L’onda lunga dell’adesione ai progetti di accoglienza integrata a rifugiati e richiedenti asilo (noti con l’acronimo di S.P.R.A.R.) ha da tempo varcato i confini cittadini di Riace e Caulonia, antesignani nel compiere simili esperienze.
Nei giorni scorsi abbiamo dato notizia dell’adesione del Comune di Gioiosa Ionica; ieri, un’idea simile è stata espressa dal candidato consigliere di Marina di Gioiosa Ionica nella lista “Libertà è partecipazione” Isidoro Napoli.
Oggi, apprendiamo che altri tre Enti locridei intendono aderire alla Rete dei Comuni Solidali, che ha come ragione specifica quella dell’accoglienza alle popolazioni del Sud del mondo, con la realizzazione di progetti finalizzati all’accoglienza sul proprio territorio di cittadini immigrati con stato giuridico di richiedenti asilo o rifugiati.
E – udite udite – non si tratta di Comuni amministrati da coalizioni di centrosinistra. I Comuni di Bivongi (capofila), Monasterace e Locri, infatti, hanno sottoscritto il protocollo d’intesa per aderire alla Re.Co.Sol. e quindi realizzare nel proprio territorio i progetti S.P.R.A.R. nel triennio 2014-2016, come da bando pubblicato sulla Gazzetta ufficiale numero 207 dello scorso 4 settembre.
Una decisione, questa, che evidenzia come l’accoglienza dei soggetti provenienti dal Sud del mondo che scappano da situazioni di grave difficoltà non sia patrimonio di una sola parte politica, o di due Comuni soltanto, ma caratterizzi l’intero comprensorio che mostra il suo volto equo e solidale.