R. & P. nota di Marilene Bonavita, PAI Calabria
APTUIT, per molti non significa nulla , per tantissime altre persone significa morte e sofferenze inutili che vengono inflitte ad esseri innocenti .
Aptuit si trova a Verona ed è una multinazionale del gruppo EVOTEC che opera nel settore farmaceutico, in particolare effettua la famosa vivisezione su cani Beagle .
Un nuovo presidio , dopo quello del 22 dicembre, per protestare contro la vivisezione e la liberazione dei Beagle utilizzati, si è svolto sabato 14 settembre davanti ai cancelli di questa multinazionale,organizzato dal movimento Centopercentoanimalisti ,con l’ intento di «far pressione sul Tar che in novembre deciderà sulla richiesta di Aptuit di importare 1.600 Beagles da sottoporre a sperimentazione».
Era stata in precedenza la Lav ( lega antivivisezione) a chiedere la sospensione delle autorizzazioni al tribunale amministrativo del Lazio. Richiesta accolta, a cui ha fatto immediato ricorso l’ Aptuit al Consiglio di Stato, per poter riprendere una delle tre sperimentazioni sospese sui beagle, che prevedeva l’utilizzo di 1600 cani per esperimenti di tossicologia.
L’ accoglimento del Consiglio di Stato, però è solo in attesa dell’ udienza che si terrà il 21 novembre.
Già in precedenza vi era stata una condanna all’ azienda ,al veterinario responsabile ed al dirigente per maltrattamento ed alcuni dei Beagle presenti erano stati sequestrati.
Alcuni dei macachi trasferiti in un centro accoglienza nel Grossetano .
Tantissimi i cittadini veneti giunti a Verona, ma tante anche le persone indignate e tantissime le varie Associazioni Animaliste .
Tutti hanno ribadito la necessità di adeguare queste pratiche inutili ed obsolete con le nuove metodologie sperimentali che oggi abbiamo a disposizione.l’ Italia sempre indietro .
Purtroppo sono ancora in tanti a non associare il termine vivisezione con “la sperimentazione scientifica “ che nulla più di scientifico ha .
Non si tratta solo di salvare anime innocenti e creature che vengono allevate a questo scopo, ma si tratta della nostra salute .
Nessuno più dovrebbe andare a lavorare in questi centri ,dove vengono ripetuti ,in modo routinario , esperimenti che ,ribadiamo ,sono veramente inutili per la nostra salute .
In particolare proprio io, ho iniziato ad essere attivista e cercare di fare informazione corretta anche in questo settore sin dal 2011.
Nel 2012 anche l’ Associazione “Oltre l’ Arcobaleno “ organizzò presidi in alcune città della Calabria per la chiusura dello stabilimento di Green Hill a Montichiari ( PV) e riuscì a raccogliere tantissime firme da presentare al Parlamento contro la vivisezione.
Vi invito a riguardare il seguente video dove ho cercato brevemente di spiegare la situazione .
Nulla è cambiato , purtroppo, dopo tanti anni . Gli interessi delle varie lobby sono intoccabili!