di Gianluca Albanese (foto Enzo Lacopo)
SIDERNO – L’indiscrezione colta questo pomeriggio dalla nostra Emanuela Alvaro è stata, come sempre, azzeccata. Stasera, infatti, ha avuto luogo una animata riunione interpartitica del centrosinistra sidernese, nel corso della quale si è discusso, tra l’altro, della controversia derivante dalla denominazione della lista capeggiata da Mimmo Panetta, denominata “Fattore Comune“, riguardante la natura della lista stessa: espressione diretta di Sel o lista civica di fatto?
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Naturalmente, non si è discusso solo di questo. Sono in cantiere, infatti, due grandi manifestazioni di piazza per le festività del 25 aprile e del I maggio, e più di uno (in testa il democrat Carlo Fuda) ha posto l’esigenza di dare spazio, nel corso delle iniziative comprese nel tour cittadino del candidato sindaco Pietro Fuda, in primis ai candidati espressione delle zone cittadine di riferimento, e meno ai leader delle formazioni che compongono la coalizione.
Ma veniamo al pezzo forte della serata. I patti della coalizione, infatti, prevedevano la presentazione di tre liste espressione dei tre partiti della coalizione (Centro Democratico, Sinistra Ecologia e Libertà e Partito Democratico) e del movimento politico “Siderno Libera-Progressiti per l’Unità”.
Già, perché il sistema elettorale in vigore nei comuni con più di 15.000 abitanti agevola la presentazione di liste di partito e non di civiche come invece accade nei centri più piccoli.
Ebbene, il fatto che tutte le trattative siano state condotte con i riferimenti diretti ai partiti di centrosinistra e col movimento di chiara appartenenza all’area progressista “Siderno Libera”, lasciavano intendere che anche le liste fossero diretta espressione dei partiti, con relativi simboli.
Del resto, tutti i documenti ufficiali sono stati sottoscritti dalle sigle di partiti e movimenti.
Per Sel non è stato così. Per la verità, Panetta e compagni lo avevano preannunciato da tempo che la lista avrebbe potuto assumere una denominazione (e un simbolo) diversi da quello di Sel, sulla scorta di quanto fatto da Gianni Speranza alle elezioni regionali dello scorso novembre (nelle quali la lista assunse la denominazione de “La Sinistra”) ma la denominazione “Fattore Comune” ha fatto storcere il naso a più di un militante di centrosinistra, tanto da essere percepita da più parti come una lista civica a tutti gli effetti, quasi una riedizione della “Alleanza per Siderno” che fu, come si chiamò, appunto, il movimento capeggiato da Panetta negli anni ’90 che videro la sua doppia elezione a sindaco di Siderno.
Tra i più agguerriti, nella riunione di stasera, il socialista Gianni Lanzafame e il comunista Antonio Taccone (entrambi espressione di Siderno Libera) da una parte; Sasà Albanese (in quota Sel) dall’altra.
I primi a richiamare il rispetto degli accordi siglati in fase di composizione della coalizione; il secondo a ribadire che la lista si scrive “Fattore Comune” ma si legge Sel.
Per la verità, il fatto che la lista presentata ieri mattina a palazzo di Città avesse assunto una denominazione percepita come “neutra” era stato notato anche da alcuni cittadini estranei al centrosinistra. L’ex assessore al Bilancio della giunta Panetta negli anni ’90 Francesco Scarano, infatti, si era chiesto, con un post su facebook, quale bisogno ci fosse stato di portare tutto lo stato maggiore di Sel, lo scorso 4 gennaio a palazzo di Città (dal consigliere regionale Nucera, al segretario regionale, fino al coordinatore di zona) se poi i suoi promotori hanno dato vita a una lista percepita come civica.
Stasera, nella sede del Pd, i rappresentanti in quota Sel hanno spiegato che la lista “Fattore Comune” (già “Human Factor”) è a tutti gli effetti espressione di Sel e che gode del beneplacito dei suoi leader regionali (primo fra tutti Gianni Nucera) e che quindi quello sollevato in primis da Siderno Libera sarebbe un falso problema.
In mezzo, a cercare di mediare e a ricordare a tutti come certe questioni possono essere percepite dall’esterno come “scricchiolii” della coalizione del centrosinistra, i “moderati” di Pd e Cd.
Alla fine, si è trovata una sintesi, nel senso che nelle prossime ore verrà diramato un comunicato stampa in cui si spiegherà che “Fattore Comune” è a tutti gli effetti espressione di Sel.
Certo, per dirla con Lubrano “La domanda nasce spontanea”: perché, allora, non chiamare la lista “Sinistra, Ecologia e Libertà” (con relativo simbolo) e ricorrere a una denominazione che può apparire come neutra e apartitica? Misteri della comunicazione politica.
Lente Locale, come sempre, attinge le informazioni da fonti attendibili, di prima mano, non filtrate dall’esigenza da parte dei soggetti politici di fare propaganda e non di informare, e non attenderà l’invio del comunicato ufficiale della coalizione per rendere edotti di quanto accade i propri lettori.
In fondo, i sacri principi di indipendenza giornalistica e deontologia professionale si rispettano anche e soprattutto così.