DAL CONSIGLIERE PROVINCIALE PIERFRANCESCO CAMPISI RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO QUANTO SEGUE:
CAULONIA – Gli uomini e le donne del Direttivo del circolo del Partito Democratico di Caulonia esprimono solidarietà senza aver letto l’atto di querela.
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Questo, in piena coerenza con la storia recente ed attuale di una certa sinistra Cauloniese, spiega tante cose e traccia un ulteriore distinguo tra chi antepone la verità e la correttezza in ogni ambito di confronto umano, rispetto a chi privilegia le logiche di appartenenza.
Attenzione! Imbocchiamo la strada più pericolosa.
Non v’è chi non veda come il rischio più grave che si corre sia quello di favorire il pre-dominio e la pre-potenza di logiche amorali!
Il confronto politico è confronto tra persone che devono volersi muovere nel rispetto della verità e della correttezza. Indulgere alla scorrettezza significa aprire le porte del “tutto sia consentito”. Ripudiando Civiltà e Democrazia.
D’altra parte, non ci si poteva aspettare altro da un gruppo di persone che, sempre all’insegna della egemonia clientelare, spacciata per egemonia culturale, incarna e sponsorizza sindaci e amministrazioni locali inclini alla menzogna e alla denigrazione personale per coprire gli scatafasci prodotti e i danni inferti al presente e al futuro del Paese.
Sul piano personale: penso che anche un galantuomo possa intenzionalmente commettere errori, e allora la querela può aiutare la coscienza di quel galantuomo a valutare se chiedere scusa, divenendo ancora più galantuomo…
Sul piano politico, la querela, che gli amici del PD non hanno letto, suoni loro come richiamo ed ammonizione. Confrontiamoci sulle diverse proposte, scontriamoci sulle differenti visioni del mondo, ma restiamo nella correttezza e nella verità.
Sono io che, per queste ragioni e nonostante tutto, esprimo solidarietà umana all’amico Maurizio, evidentemente indotto da perverse logiche politiche a dire “falso al vero e vero al falso”.