R. & P.
Il portavoce del movimento “Noi per Siderno”, avvocato Pietro Origlia, fa notare che, come coerentemente proposto nel programma elettorale, si ribadisce che, la soluzione per il TMB, ascoltando le doglianze della cittadinanza di concerto con quella dei Comuni limitrofi, è quella concernente la delocalizzazione dell’impianto.
Inutile affermare la vetustà della struttura e pertanto giustificare l’odore nauseabondo, dato che da anni questo fenomeno è stato osservato e documentato.
Perché, in forza di questo disagio la società appaltante e la stessa Regione non sono intervenute con opere di manutenzione straordinaria o di ammodernamento?
Perché apportarle adesso, programmando inoltre l’ulteriore ampliamento?
Nel caso in cui anche il moderno e nuovo impianto dovesse propagare esalazioni nocive, ammorbando l’aria, una volta operativo, sarà riservato lo stesso trattamento del precedente?
Per anni i cittadini sidernesi hanno inalato sostanze tossiche e nocive, senza interventi tali da annullarne gli effetti e adesso gli si chiede ancora fiducia per l’ammodernamento del TMB per uno stanziamento di oltre 42 milioni di euro?
La cittadinanza si è espressa, smantellare la struttura e la Regione Calabria identifichi altro sito inoltre, effettuare la bonifica dell’area occupata dal termovalorizzatore affinché il Comune di Siderno si riappropri di quella zona, polmone verde della città.
Inoltre, delocalizzare l’impianto comporta il rispetto delle norme comunitarie e l’osservanza delle leggi dello Stato, della Regione e la strumentazione urbanistica vigente PRG e PSC.