di Gianluca Albanese
SIDERNO – Dal documentario diffuso da Al Gore quando era candidato alla presidenza degli USA nel 2000 al prossimo obiettivo del Comune di Roccella, ovvero il riutilizzo degli oli vegetali usati per produrre sapone aromatizzato al bergamotto. Il lungo e in largo. Dal generale al particolare. Le tre ore abbondanti di convegno organizzato dal movimento Siderno Libera-Progressisti per l’Unità nella sala delle adunanze del palazzo municipale di Siderno sono state una full immersion nel mondo del riutilizzo dei rifiuti, e anche un’occasione per esporre il programma del movimento per arrivare a una raccolta differenziata porta a porta attraverso l’utilizzo delle risorse umane del Comune, senza terziarizzare il servizio a società esterne.
Sembra un’utopia se si pensa allo stato delle casse dell’Ente alle prese con la lotta per evitare il dissesto finanziario; un obiettivo realizzabile se si pensa ai sorprendenti risultati raggiunti nella vicina Roccella Ionica, esposti con dovizia di particolari dal consigliere di maggioranza Vincenzo Bombardieri. E allora un primo obiettivo il convegno del movimento presieduto da Sandro Siciliano l’ha raggiunto: chiarire le idee ai molti partecipanti su un argomento di stretta attualità ma che troppo spesso ha prestato il fianco a equivoci e strumentalizzazioni politiche. Già, la soluzione non sarà per nulla a portata di mano, ma almeno quelli che hanno seguito la lunga discussione avranno le idee più chiare sull’argomento rifiuti.
I RELATORI
Il leader di Siderno Libera Sandro Siciliano ha esordito con una lunga premessa sul ruolo del movimento «Che – ha detto – deve far ritrovare a Siderno l’amore per la politica intesa come servizio, mettendo insieme tutte le forze che vogliono con forza il cambiamento. Ben vengano – ha continuato – tutte le iniziative fatte in queste settimane per uscire dall’emergenza rifiuti e arrivare a una raccolta differenziata porta a porta, anche se abbiamo ben presenti i problemi finanziari del Comune che ha 22 milioni di debiti. Serve una massiccia opera di sensibilizzazione, partendo dalle scuole, perché dovranno essere i giovanissimi a educare noi adulti al rispetto dell’ambiente e all’utilizzo dei rifiuti come risorsa e non come problema». Quindi, su iniziativa di Damocle Argirò, è stato osservato un minuto di raccoglimento alla memoria di Franco Schirripa, militante dei Verdi e ambientalista convinto, scomparso pochi giorni fa. Fedele al metodo che vuole che si parta da un’analisi globale della tematica per finire sul particolare, il giovane architetto Michele Caccamo ha esposto tutta la serie di provvedimenti di livello mondiale che da qualche decennio cercano di risolvere i problemi determinati dalle aree più industrializzate del pianeta, fino alla proiezione del documentario di Al Gore in cui, a cavallo tra i due millenni, si disegnava in maniera chiara la crisi ambientale del globo terrestre, coi ghiacciai che si sciolgono e la concentrazione di emissione dei gas nocivi nel nord del mondo, che ha reso necessaria l’emissione del protocollo di Kyoto. Dal generale al particolare. E’ toccato a Paolo Guarnaccia, esperto informatico e giovane attivo nel mondo della cooperazione esporre quelle che sono le priorità per uscire dall’emergenza attuale e giungere a un sistema di raccolta differenziata porta a porta anche per Siderno. Con una buona dose di pragmatismo e un bel po’ di adrenalina, Guarnaccia ha esposto i dati della nostra Regione, senza infingimenti. «In Calabria – ha detto – non si cresce, a differenza delle altre regioni, e viene compostato solo il 20% della frazione organica. Ecco perché i singoli comuni come Siderno devono arrivare a un sistema porta a porta, che è l’unico realmente efficace, perchè consta di un’isola ecologica con un ufficio operativo che tenga i rapporti con la piattaforma del Conai e costituisca anche un modo per stanare gli evasori della Tarsu che, in quanto tali, non potranno ricevere i mastelli – ovvero i contenitori di colore diverso per fare la differenziata – in quanto tali. Inoltre – ha concluso – i moderni sistemi di comunicazione GPS permetteranno di ottimizzare la fase di raccolta dei rifiuti differenziati». Il medico Pierdomenico Mammì dell’Asp ha messo tutti in guardia sui pericoli dell’attuale emergenza rifiuti, non prima di aver premesso che il senso della sua presenza al convegno è esclusivamente di natura tecnica «Senza alcuna appartenenza politica» e di aver ricordato che «Col commissario Rotondi abbiamo già affrontato il tema della necessaria disinfestazione delle strade una volta che sarà cessata l’emergenza rifiuti». Mammì ha detto a chiare lettere che «A breve, con l’innalzamento delle temperature, non vedremo solo i cumuli di spazzatura, ma ne sentiremo i cattivi odori, e avremo a che fare coi vettori della spazzatura come mosche, zanzare, blatte e topi che rischiano di contagiare gli alimenti e trasmettere il tifo, che grazie a Dio ora è una malattia curabile, ma evitabile se si sgomberano le aree vicine a mercati ortofrutticoli, pescherie e macellerie. Il rischio di contrarre malattie – ha concluso Mammì – è ancora reale, e la stessa Regione Calabria ha pensato di introdurre di nuovo i dispensari funzionali contro la tubercolosi». Vincenzo Bombardieri ha esposto l’esperienza di Roccella, esempio a cui tutti i comuni locridei guardano. Si è guardato bene dal rivendicare meriti personali, ma chi ne conosce l’impegno sul tema, lo identifica come “mister differenziata”. Bombardieri ha dapprima ricordato che «Il concetto di discarica in cui il rifiuto indifferenziato viene accatastato tale e quale non esiste più, visto che il percorso parte dal sacchetto di spazzatura, passa attraverso l’impianto di separazione come questo di Siderno che seleziona la parte secca da triturare (cosiddetto CDR), la frazione organica stabilizzata e lo scarto di lavorazione che va a finire in discarica». Quindi, ha ricordato l’esempio di Roccella «Che ha contratto un mutuo per una precisa scelta politica di chi ha inteso dare priorità assoluta alla tutela dell’ambiente, redigendo un progetto su misura con l’ausilio dei dirigenti del Conai e una successiva opera di sensibilizzazione che ha coinvolto tutta la città, dai bambini agli anziani, tanto che ora a Natale i cittadini fanno una strenna agli operatori della raccolta differenziata realizzando numerose economie di spesa».
IL DIBATTITO
Grande la partecipazione dei cittadini verso un tema così importante. Se Nino Caridi ha ricordato la sua esperienza da emigrato in Canada, il presidente di Locride Ambiente Gianni Gerace, più realista del re, ha ricordato che «Adesso bisogna uscire al più presto dall’attuale emergenza, e se si mantengono i quantitativi recentemente stabiliti dalla Regione riguardo il tonnellaggio che ogni comune può conferire in discarica, vi assicuro che Siderno sarà ripulita entro 8-10 giorni, mentre Locri lo sarà in un paio di settimane» ma ha aggiunto pure che «Attualmente le finanze del Comune di Siderno permetteranno solo di fare una differenziata stradale senza il porta a porta e una bella raccolta degli ingombranti come quella realizzata a inizio mese». Apriti cielo. L’intervento di Gerace ha dato la stura a una serie di pareri negativi sul ricorso a società partecipate o private nella raccolta e smaltimento dei rifiuti, da quello dello stesso Guarnaccia a quello di Peppe Racco che con la consueta verve ha detto che «E una banalità dire che prima va risolta l’emergenza. Siamo stufi – ha proseguito – di dare appalti ad aziende inadempienti ed è giusto che le risorse comunali vengano spese per un servizio che si può fare in autonomia come succedeva un tempo». E se Marcello Cordì ha ricordato l’impegno del Pd cittadino sul tema, molti sono stati gli appelli all’unità d’intenti senza differenti posizioni dettate dall’appartenenza politica, come quelli di Anna Romeo del comitato per il superamento dell’emergenza rifiuti, al presidente della consulta delle associazioni Mario Diano. Per il comitato cittadino per il superamento dell’emergenza rifiuti hanno parlato anche Luigi Errigo che si è detto convinto che «Anzitutto bisogna ridurre la quantità di rifiuti prodotta», mentre Nino Tarzia, dopo essersi detto «Contrario ad ogni ipotesi di utilizzo di discariche tradizionali e termovalorizzatori», ha proposto che «L’attuale bando per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, che sembra cucito addosso a Locride Ambiente venga convertito in uno per fare la raccolta differenziata porta a porta obbligatoria». Inusitatamente moderato ma sorretto da conoscenza specifica del tema l’intervento di Sasà Albanese che ha detto che «Bisogna cercare di attrarre investimenti da parte di imprenditori che operano nel riciclaggio dei rifiuti, piuttosto che buttare la croce addosso a Locride Ambiente che con Gianni Gerace ha trovato un presidente presente e responsabile, a differenza di molti suoi predecessori», mentre Angelo Errigo ha detto che «Gli assessori comunali all’Ambiente degli ultimi dieci anni devono rispondere delle loro inadempienze perchè non si è ancora riusciti a partire con la raccolta differenziata». Franco Lombardo ha ricordato «L’impegno di Siderno Libera nel denunciare, in tempi non sospetti, le inadempienze di Geo Ambiente, allora aggiudicataria del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti che nonostante gli obblighi del capitolato d’appalto non realizzò mai la differenziata» aggiungendo che «Ci sono i fondi europei diretti che vengono erogati per chi manifesta una buona capacità progettuale, ecco perchè prima di dire che il “porta a porta” non si può fare è bene che l’Associazione dei Comuni della Locride faccia un buon progetto per intercettare i fondi europei». Mario Congiusta ha invitato tutti alla concretezza, chiedendo lumi sulle cose da fare da domani mattina per uscire dall’emergenza rifiuti, mentre Gianni Gerace ha concluso dicendo che «Come ha spiegato Vincenzo Bombardieri, occorre prima di tutto mettere nel bilancio di previsione i fondi per la raccolta differenziata porta a porta che, a mio modo di vedere, non si potrà fare prima di un paio d’anni. Ecco perchè – ha concluso – sento di dire in maniera concreta, che fra qualche mese potrà partire solo la raccolta stradale dei rifiuti differenziati, in attesa di reperire i fondi per il “porta a porta”».