R. & P.
Roma: L’artista calabrese Bruno Panuzzo presenta il progetto “La Pioggia di Londra – Locride 2.0” a “Radio Italia”. L’evento si concretizza all’interno di un programma radiofonico condotto dal valido Maurizio Guccini. Un risultato lusinghiero per Panuzzo che continua, in maniera incalzante, il proprio percorso evolutivo a suon di risultati sempre più grandi. L’opera realizzata in sinergia con gli studenti dei Licei “G. Mazzini” di Locri, presso la “Fondazione Woods” (splendida e vivace realtà, voluta, con grande entusiasmo, dal Sindaco di Locri Giovanni Calabrese e dall’Assessore Domenica Bumbaca).
Il programma è andato in onda dalla sede romana di “Radio Italia” in un clima disteso, conviviale e quasi di festa. Guccini è stato abile a condurre la puntata dando voce a Panuzzo, che ha spiegato, dettagliatamente, i contenuti del progetto “La Pioggia di Londra – Locride 2.0” in un crescendo a ritmo di brani memorabili (quelli degli anni 60), informazioni, curiosità sui contenuti dell’opera e la presentazione del brano inedito e portante “La Pioggia di Londra” (masterizzato, proprio nella capitale britannica, presso i mitici studi di Abbey Road). Luigi Luppola (presidente dell’Official Beatles Fan Club Pepperland) ha così commentato, attraverso i propri profili social, il riuscitissimo evento: “Un incontro tra amici a “Radio Italia anni 60”.
Il programma è andato benissimo grazie all’esperienza, più che collaudata, di Maurizio Guccini e alla brillante esposizione di Bruno Panuzzo riguardante il suo libro “La Pioggia di Londra”. Un opera che consiglio, in quanto è “uno spaccato degli anni 60” con interviste ad artisti che hanno segnato quel decennio come: Maurizio Vandelli, Shel Shapiro e tanti altri. Il tema principale è l’influenza che hanno avuto i Beatles sul panorama musicale internazionale e, in particolare, su quello italiano”.
Presente al programma anche Luca Isaja. Bruno Panuzzo, che ringrazia dapprima i ragazzi e coloro che hanno cooperato alla realizzazione del progetto, commenta invece come segue: “Una soddisfazione di quelle grandi per il sottoscritto. Presentare l’opera in un contesto simile, ove sono passati artisti del calibro di Biagio Antonacci, Michele Zarrillo, Roby Facchinetti, Max Pezzali, Giusy Ferreri, Rocco Hunt e moltissimi altri, diviene davvero incredibile! Abbiamo parlato di musica, cultura ed opportunità future, ma abbiamo parlato della bellezza e del valore della Locride (una Locride 2.0 appunto) che attraverso il lavoro dei ragazzi dei Licei “G. Mazzini” di Locri e la Fondazione “Woods” ha racconto su un “palcoscenico” di rilievo una bella e concreta storia. Ringrazio Maurizio Guccini per la grande opportunità; Luigi Luppola e Luca Isaja per il prezioso supporto”.