Vittoria storica: l’imponente partecipazione dei cittadini sancisce la più importante azione democratica di ogni tempo contro la sperimentazione animale. Ad una settimana dalla chiusura della raccolta firme oltre un milione di cittadini europei e 10 stati membri Belgio, Bulgaria, Germania, Estonia, Spagna, Francia, Ungheria, Italia, Slovenia e Slovacchia hanno raggiunto il quorum imposto dalla Commissione Europea.
Grazie all’iniziativa popolare, con un milione di firme i cittadini europei possono partecipare in prima persona all’attività legislativa dell’Unione Europea.
Stop Vivisection dà la possibilità ai cittadini di esprimere il proprio no alla sperimentazione animale e di richiedere con forza all’Unione Europea un percorso scientificamente avanzato, a tutela degli esseri umani e dei diritti degli animali (vedi articolo).
L’obiettivo è abrogare la direttiva 2010/63/UE sulla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici e presentare una nuova proposta che abolisca l’uso della sperimentazione su animali, rendendo nel contempo obbligatorio, per la ricerca biomedica e tossicologica, l’uso di dati specifici per la specie umana.
<<Il Partito Animalista Europeo ci ha creduto si dall’inizio contribuendo con tutte le forze, sia numeriche degli oltre 220.000 iscritti sia economiche, di fatto è il maggiore finanziatore dell’iniziativa. – dichiara a Quotidiano.net il presidente del PAE, Stefano Fuccelli – Partita con grandi difficoltà sia per un ritardo nelle procedure di raccolta firme certificate on-line sia per futili questioni di conflittualità con gli esclusi dall’organizzazione, l’iniziativa è rimasta in sordina fino alla svolta del 26 giugno quando è stata presentata al Parlamento Europeo>>.
<<Nella sede di Bruxelles – prosegue Fuccelli – la capacità dei relatori ha convinto oltre 100.000 cittadini che hanno sottoscritto nella settimana successiva. Da lì una serie continua di iniziative con trend di crescita esponenziale coinvolgendo associazioni e singoli attivisti di tutta Europa>>.
<<Un grosso contributo per la raccolta firme – sottolinea il presidente del Pae – è stato dato dalla conferenza di Roma del 25 settembre “Fermiamo la vivisezione” a cui hanno partecipato politici e scienziati internazionali tra cui il Prof. Claude Reiss membro del comitato promotore Stop Vivisection e dalla emozionante fiaccolata del 28 settembre sempre a Roma nella suggestiva Piazza del Pantheon trasmessa in diretta streaming>>.
<<E’ evidente che i vivisettori siano disorientati ed allarmati, lo dimostrano le manifestazioni di piazza. Abbiamo vinto questa battaglia ma è solo l’inizio. Sarebbe un grave errore abbassare la guardia in questa fase, rischieremmo di lasciare la direttiva in mano alle lobby del farmaco, come già successo alla precedente 63/2010/UE, con conseguenze irreparabili>>, ha concluso Fuccelli.
(Fonte Quotidiano.net)