Dopo aver sentito la Commissione di Garanzia è stato proclamato uno sciopero di ventiquattr’ore con astensione dal lavoro dalle ore 5.30 di lunedì 6 maggio alle ore 5.30 di martedì 7. In una nota all’uopo diffusa il sindacato Usigrai comunica che “L’incontro di raffreddamento con l’azienda si è risolto con un nulla di fatto, motivo per cui confermiamo il nostro stato d’agitazione, nei giorni precedenti verranno messe in atto una serie di iniziative sindacali come da mandato dell’assemblea dei cdr, dello scorso 17 aprile” – si legge nel predetto documento.
di Simona Ansani
Giornalisti Rai sul piede di guerra. Stando a quanto è stato preventivamente comunicato gli addetti all’informazione della Tv pubblica non ce la fanno più e, per questo, hanno indetto uno sciopero per lunedì 6 maggio p.v. contro quello che definiscono “Un controllo asfissiante finalizzato a ridurre la Tv pubblica a megafono del governo” a comunicarlo è il sindacato Usigrai che, in una nota all’uopo diffusa, spiega come “L’incontro di raffreddamento con l’azienda si è risolto con un nulla di fatto, motivo per cui confermiamo il nostro stato d’agitazione, nei giorni precedenti verranno messe in atto una serie di iniziative sindacali come da mandato dell’assemblea dei cdr, dello scorso 17 aprile” – si legge nel predetto documento.
Fra i motivi della protesta sono indicati “Il controllo asfissiante sul lavoro giornalistico, con il tentativo di ridurre la Rai a megafono del governo, l’assenza dal piano industriale di un progetto per l’informazione della Rai, le carenze di organico in tutte le redazioni, il no dell’azienda ad una selezione pubblica per giornalisti – si fa presente nella suddetta nota – la mancata sostituzione delle maternità, la disdetta dell’accordo sul premio di risultato, senza una reale disponibilità alla trattativa, la mancata stabilizzazione dei colleghi precari”.
Pertanto, dopo aver sentito la Commissione di Garanzia, è stato proclamato uno sciopero di ventiquattr’ore con astensione dal lavoro dalle ore 5.30 di lunedì 6 maggio alle ore 5.30 di martedì 7 maggio; peraltro, si fa presente che, nel rispetto delle regole fissate dalla Commissione di garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali, non potranno aderire i giornalisti del Giornale Radio Rai visto che saranno già impegnati in uno sciopero, sabato 27 aprile, contro l’ipotesi di accorpamento del Gr Sport con Rai Sport, e di Gr Parlamento con Rai Parlamento che svuoterebbe Radio1 della sua vocazione all news, senza alcun vantaggio per la testata e l’azienda.