di Simona Ansani
«In tema di animali il Rapporto Italia 2015 fotografa una situazione decisamente paradossale: se da un lato gli italiani sono sempre più attenti e sensibili alla tutela degli animali, come dimostra la crescente opposizione a caccia, cattività e sperimentazione rilevata da Eurispes, dall’altro le presenze di animali nelle case dei nostri connazionali fanno registrare una preoccupante battuta d’arresto dovuta alla crisi».
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Sono le dichiarazioni del Presidente Nazionale Enpa, Carla Rocchi, sui dati del Rapporto Italia 2015. Dunque la crisi economica coinvolge sempre più anche i tanti amanti degli animali, che sembrano rinunciare alla compagnia dei loro pelosi, lamentando uno scarso aiuto da parte dello Stato sulle politiche fiscali che non agevolare proprio le famiglie. «Questo – prosegue Rocchi – è il risultato di politiche fiscali, che, come abbiamo più denunciato, non agevolano di certo le famiglie. Dalle detrazioni fiscali sull’assistenza veterinaria ai farmaci generici, passando per l’Iva agevolata sui prodotti per gli animali, è ora che Governo e Parlamento cambino rotta e pongano in essere misure economiche “animal friendly”. Provvedimenti che, tra l’altro, potrebbero innescare un circolo virtuoso per le nostre casse pubbliche incentivando le adozioni dei randagi nei canili». «Da questo punto di vista – conclude Rocchi – ben vengano le iniziative dei Comuni che hanno previsto agevolazioni sulle tasse locali per chi adotta i “trovatelli”, ma per svuotare i rifugi occorrono politiche organiche e di alto profilo che vadano ad integrarsi con le iniziative promosse dalle istituzioni locali».