R. & P.
I Fondi del Recovery Fund -Next Generation Italia vengano utilizzati per far ripartire l’Italia ed in particolare il Mezzogiorno. Solo riducendo il divario fra Nord e Sud, il Paese potrà crescere altrimenti avremo sempre un’economia a due velocità.
C’é tanto da fare e questa è l’occasione per dare un futuro alla nostra Terra ed ai figli che sono rimasti credendo in un domani migliore.
Penso alla Locride che da anni vede prospettarsi soluzioni di crescita e di sviluppo che si sono concluse il più delle volte con un nulla di fatto. In un territorio che grazie alla sua collocazione geografica ed al suo clima potrebbe vivere esclusivamente di turismo visto le bellezze delle sue coste, del mare cristallino, i reperti archeologici e l’enogastronomia .
Purtroppo paghiamo lo scotto di anni di mala gestione della politica che ha utilizzato questo territorio come serbatoio di voti senza dare nulla in cambio, dove piuttosto che di una visione progettuale ad ampio raggio si è preferito improvvisare, con le conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti. Ferrovie da terzo mondo ( La Locride è stata esclusa da qualsiasi collegamento ferroviario ad Alta Velocità);
l’aeroporto di Reggio Calabria che stenta a garantire adeguati collegamenti con le altre Regioni d’Italia e le capitali europee, visto anche gli elevati costi dei biglietti, Strade a tratti impercorribili e lontane anni luce da quelle degli altri paesi europei, evidenziano tutte le criticità di un territorio che vorrebbe esprimere tutto il suo potenziale e non passare alla storia come un territorio che ha vissuto solo di assistenzialismo.
Perchè tante opere finanziabili, che porterebbero grandi benefici per la nostra terra, non vengono realizzate? Penso ” all’utopia” della Bovalino-Bagnara che avrebbe tolto dall’isolamento i Comuni ricadenti nell’area Sud della Locride con enormi ripercussioni positive sull’intero territorio.
Penso all’ammodernamento della 106 che va da Catanzaro a Reggio Calabria, che se rivista e rimodernata non solo sarebbe più sicura nella sua percorrenza ma diminuirebbe le tempistiche di viaggio, partendo contestualmente anche dal completamento dei lotti che vanno da Locri – Ardore, Ardore – Palizzi verso sud e Caulonia – Soverato verso Nord.
E’ impensabile fare turismo se non abbiamo vie di comunicazioni rapide ed adeguate.
Sul fronte Sanità, bisognerebbe puntare ad un potenziamento dell’Ospedale di Locri, che seppur ridimensionato ad Ospedale Spoke non riesce ugualmente a garantire i servizi essenziali per la cura dei cittadini. Dopo anni di battaglie e di false promesse, la situazione rimane alquanto drammatica.
Sul capitolo occupazionale bisognerebbe puntare ad aprire ed incentivare aziende che puntino a investire sul nostro territorio, valorizzando anche le risorse. Non possiamo caricarci il peso di un tasso di disoccupazione, sopratutto quello giovanile, che fa paura. Per questo bisognerebbe puntare su una fiscalità di vantaggio per il Sud così come previsto nei fondi del Next Generation Italia.
Bisogna puntare su un piano straordinario di investimenti per la creazione di quelle infrastrutture necessarie a far si che la nostra regione riesca ad esprimere tutte le sue potenzialità ad oggi inespresse.
Come Cambiamo Area Jonica mi farò portavoce di queste proposte, perché nel Terzo millennio è impensabile che una Regione come la nostra paghi anni di ritardi e debolezze, che hanno creato un freno ad ogni progetto di sviluppo. Non possiamo uccidere la speranza dei giovani e di questa terra già di per sé martoriata.
Ripartiamo dal Sud per far ripartire l’Italia.
Roberto Ieraci Responsabile Area Jonica Cambiamo l’Italia con Toti.