LOCRI- Il mercato immobiliare a Siderno, specie negli ultimi anni, era particolarmente fiorente. La prassi più diffusa consisteva nell’ acquisto di terreni edificabili per realizzare fabbricati da destinare ad uso abitativo. Una escamotage per sfuggire agli occhi indiscreti l’ “intermediazione fittizia,” sistema notoriamente efficace per riciclare denaro. Compravendite di terreni che arrivavano a coinvolgere fino a venti “finti” acquirenti dietro cui però si nascondeva un solo imprenditore. Un quadro ingarbugliato, ma a detta degli inquirenti abbastanza ben studiato, che ha attirato l’attenzione degli agenti di polizia del Commissariato di Siderno che, muovendosi tra gli uffici dell’ agenzia delle entrate e le conservatorie dei registri immobiliari, hanno ricostruito la situazione patrimoniale di vari indagati. E’ risultato così che, dietro le operazioni immobiliari, variamente celati, spesso si nascondevano soggetti dai modesti redditi, le cui disponibilità economiche dichiarate contrastavano con gli affari intrapresi, sicuramente abbastanza dispendiosi.
Di questo ha riferito questa mattina, innanzi al Tribunale Penale di Locri, il Sovrintendente del Commissariato di P.S. di Siderno, Domenico Lupis, venuto a testimoniare nell’ambito del processo Recupero che vede alla sbarra 54 uomini ritenuti appartenenti a vario titolo al clan Commisso di Siderno. Lupis, che è stato in servizio presso il locale Commissariato dal 2003 al 2009 (attualmente è in aspettativa), ha ripercorso i lunghi mesi di indagini, soffermandosi su alcuni imputati appartenenti a società sidernesi, attualmente sotto sequestro, operanti nel settore edile. Tra queste “Ecoambiente srl” di Figliomeni Antonio, con sede legale in C.da Pantaleo e capitale sociale di € 10.000,00 suddiviso in cinque quote (Figliomeni Antonio, Massimo, Franco, Domenico e Tito).
Tale ditta era specializzata nella raccolta, recupero, trasporto e stoccaggio di materiali di scarto provenienti dal settore delle costruzioni e dell’agricoltura. Lupis ha poi parlato della “Euroceramiche snc” di Figliomeni Giuseppe, con sede in in via Circonvallazione Nord e con capitale sociale di € 160.000,00, specializzata nel commercio all’ingrosso ed al dettaglio di materiale edile, arredamenti bagni e rubinetteria. Infine ha riferito della Premier Pavimenti di Figliomeni Domenico. Le tre società, e i soggetti che ne facevano parte, risultano in vario modo coinvolte negli affari del fiorente mercato immobiliare cittadino. La pubblica accusa ritiene, in particolare, che a gestirle di fatto fosse Riccardo Rumbo, detto Franco, nonostante risultassero intestate ad altre persone. Lupis si è soffermato poi sulla posizione del geometra Massimo Pellegrino, direttore tecnico dal 2007 della Ecoambiente srl, a cui 17 persone avrebbero conferito procura speciale per l’acquisto di tre lotti di terreno. Ciò, in prospettiva della edificazione di un palazzo, sorto poi in Via Misuraca e finito, insieme ad un altro edificio realizzato in Via Gramsci, all’attenzione degli inquirenti.
Il teste ha riferito che ad insospettire gli agenti della polizia di Siderno è stato il fatto che tutti i soggetti coinvolti nelle operazioni imprenditoriali immobiliari erano legati in qualche modo da rapporti di parentela. Ciò avrebbe avvalorato la tesi dell’intermediazione fittizia.
All’esame del Sovrintendente, condotto dal Pm De Bernardo, è seguito il controesame degli avvocati difensori, Russano, Loiacono, Calderazzo Furfaro, Saverino, Oppedisano, Francesco Commisso ed Angelica Commisso, che hanno contestato gli accertamenti eseguiti dagli organi di polizia che si sarebbero limitati ad acquisire i dati catastali degli immobili senza produrre altro, come eventuali contratti di compravendita, preliminari o definitivi, da cui, a detta dei legali, si potrebbero invece acquisire elementi importanti per ricostruire i fatti. In particolare più d’uno si è soffermato sulla prassi, abbastanza diffusa nel mercato immobiliare, della cessione dei terreni da parte dei proprietari agli imprenditori in cambio della realizzazione di fabbricati.
ANTONELLA SCABELLONE