R. & P.
In una domenica grigia e nuvolosa di fine gennaio, ma contraddistinta dalla verde speranza che accompagna questi mesi che hanno limitato la nostra vita, con la voglia di fare sport ed attività agonistica per via di una pandemia subdola e pericolosa, la sezione arbitri di Locri lancia un forte segnale di normalità e associazionismo verso tutto il territorio locrideo.
La sezione locrese, capitanata dal neoeletto presidente Anselmo Scaramuzzino, ha aderito e crede fermamente nella RefereeRUN, campionato di corsa su strada per arbitri di calcio, svolta quest’anno in attesa di tornare a calcare il terreno di gioco e di sentire nuovamente l’adrenalina e la carica che contraddistingue l’attività arbitrale.
Come noto, l’emergenza sanitaria e gli stop imposti anche al mondo sportivo hanno fermato ogni tipo di manifestazione.
Così, in attesa della ripresa delle gare e delle corse ufficiali, la RefereeRUN diventa virtuale.
Sul lungomare di Locri, quindi, domenica 31 gennaio, un gruppo di associati giovani e meno giovani della sezione di Via Regina Margherita di Savoia hanno corso insieme mantenendo le distanze e osservando le disposizioni di sicurezza per prevenire il contagio da Covid-19.
Tutto è stato svolto nell’ambito della “Corsa di Miguel”, con l’interscambio social e fraterno di tanti altri membri delle sezioni dell’A.I.A. presenti nella nostra penisola.
L’iniziativa viene ritenuta di grande importanza per i dirigenti sezionali e per tutti gli associati perché va ad abbracciare in maniera decisa il concetto di corsa solidale e simbolica, essendo da sempre i direttori di gara della città di Zaleuco attivi nel sociale ed in prima linea per le varie iniziative benefiche che si svolgono nel nostro comprensorio.
Entusiasta il presidente sezionale Anselmo Scaramuzzino: «Questa manifestazione ci rende orgogliosi di essere arbitri e sportivi; ci rende orgogliosi di essere locridei ed uniti sotto un’unica bandiera che è quella dello sport sano e sicuro. Speriamo di poter tornare presto a fare quello che amiamo e a dirigere le gare che ogni arbitro spera di poter svolgere durante il suo periodo di attività».
La sezione di Locri, inoltre, invita calorosamente i giovani della Locride ad avvicinarsi al mondo arbitrale.
Chiunque ami il calcio e lo sport in genere, può iscriversi gratuitamente al nuovo corso arbitri nazionale.
L’essere arbitri, diventare arbitri, più che mai in una profonda crisi culturale e morale come quella che stiamo affrontando, può essere la svolta per un giovane in cerca di uno sport sano e che curi mente ed anima.
Ufficio Stampa
Aia Locri