di Sinistra, Ecologia e Libertà – circolo della Locride
Domani martedì 16 febbraio alle 18:30 si terrà un incontro promosso dal Circolo SEL della Locride in collaborazione con il già costituito comitato provinciale per promuovere un comitato territoriale della Locride per il NO al referendum contro le pericolose riforme costituzionali del governo Renzi/Boschi.
L’appuntamento è previsto presso l’associazione LARA in via Roma 47 a Locri (nei pressi della posta centrale/mercato coperto).
Si farà riferimento a quanto previsto dalle regole nazionali presenti sul sito http://coordinamentodemocraziacostituzionale.net/ dove è possibile informarsi dettagliatamente sulle ragioni del NO al referendum costituzionale.
Non è difficile spiegare che quello a cui saremo chiamati è un referendum sui “Valori” della Repubblica e non sul governo.
IL DISEGNO: di legge costituzionale di riforma della Parte II della Costituzione è , quindi, inaccettabile sia per il metodo che per i contenuti, e lo è ancor più in quanto strettamente e funzionalmente connessa con la legge elettorale recentemente approvata (n°52/2015); con l’Italicum vi è completa sinergia che aggiunge, all’azzeramento del Senato , l’indebolimento, non indifferente, della rappresentatività della Camera dei deputati.
In sostanza, le modifiche della Costituzione e l’approvazione della legge elettorale (oltre quelle sulla scuola, sul lavoro, sulla P.a. e sulla Rai) – sono contrassegnate inequivocabilmente da un disegno che concentra il potere nelle mani dell’esecutivo, riduce notevolmente ruolo dei contrappesi istituzionali, rende sostanzialmente inefficace la rappresentanza politica, tenta di imbavagliare il dissenso e di imporre al Paese le decisioni del governo.
E’ un “espediente truffaldino” – come ha detto Alessandro Pace all’Assemblea del Comitato per il No – che il governo si faccia promotore del referendum al fine di distorcere il senso e le finalità per trasformarlo in un plebiscito in suo favore. Questa mistificazione va decisamente respinta; serve una grande mobilitazione che comprenda , oltre i comitati, i sindacati, le associazioni – compresa quella dei magistrati (non basta solo la magistratura democratica), le Università e , soprattutto, quella parte di cittadini (oltre il 25%) che spontaneamente – nel rifiuto dei governi della casta, dei banchieri e delle “larghe intese” ed ispirandosi ai principi del rispetto delle regole e della legalità dette vita in breve tempo, ad un rilevante movimento politico.
E’ indispensabile, quindi, una mobilitazione generale che si estenda a tutto il territorio nazionale per spiegare che è in atto un disegno autoritario diretto a concentrare nelle mani dell’esecutivo – e segnatamente nel capo del governo – tutto il potere e si ricordi ai cittadini quanto siano attuali le considerazioni di Raniero La Valle in occasione della “riforma Berlusconi” del 2005: “Cadute le linee di difesa del patto costituzionale, il popolo ora rimane l’ultimo depositario della legittimità costituzionale e l’ultima risorsa, l’ultima istanza in grado di salvare la democrazia rappresentativa del nostro Paese”
È necessario che anche nella Locride ci si attivi per sensibilizzare l’opinione pubblica locale poiché ci si scontrera’ con una inedita prepotenza propagandistica da parte del Governo e del Partito della Nazione ormai sempre più delineato.
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