di Comitato “22 ottobre” – Siderno
La decisione della Corte Costituzionale di non ammettere la richiesta di referendum sulla responsabilità civile dei giudici dimostra che ci troviamo dinanzi ad una casta braminica per i cui componenti non valgono le leggi in vigore per i comuni cittadini.
Non è una buona notizia, ma non possiamo farci niente. Inoltre dobbiamo prendere atto che sono stati respinti i tre referendum che avrebbero potuto far da traino nella difficile impresa di raggiungere il quorum.
Che fare?
Non abbiamo altra scelta :… ancora una volta “scarpe rotte eppur bisogna andar..”
Bisogna difendere la Costituzione..figlia di quei “fuorilegge” che salirono in montagna mentre in tanti erano seduti sulle loro comode poltrone.
Daremo subito vita al coordinamento della Locride per i referendum sulla giustizia.
Come sempre nelle nostre battaglie più importanti, non ci saranno poltrone e ne sgabelli da diversi ma solo la possibilità di fare il proprio dovere di cittadino ed uomo libero.
Tutti possono aderire al coordinamento a prescindere dal partito di appartenenza e del cartellino penale.
La Calabria, già duramente segnata dalla ndrangheta, è stata sfregiata e colonizzata utilizzando la giustizia sommaria. Una morsa che stringe ai fianchi il nostro popolo.
Ci impegneremo per
trasformare il referendum in una battaglia meridionalista, libertaria e garantista. Una lotta per la Calabria e per l’Italia intera.