«Il regalo di Natale dovrebbe essere un gesto d’amore, ma nel caso in cui questo sia rappresentato da un animale, in particolare esotico, spesso si trasforma in tragedia e sofferenza – così Nadia Masutti, responsabile Lav settore esotici, commenta la tendenza sempre più marcata di regalare animali esotici, e aggiunge – portare a casa quello che sarà un compagno di vita, inoltre, deve essere una scelta ponderata che va fatta da tutti i componenti della famiglia, e non con la leggerezza con cui si acquista un oggetto».
E così, animali esotici e non, gli amici pelosetti, sembrano essere il regalo più ambito da mettere “sotto l’albero” con un bel fiocco rosso. Per i più piccoli, la scelta ricade di solito sugli adorabili criceti, ma anche conigli nani, e acquari con pesci rossi. Per i più estrosi invece, un bel furetto e un rettile da tenere dentro una teca. Mentre per gli inguaribili romantici, micio o fido. Ma dietro a quegli occhi simpatici, a quel pelo soffice, a quel piumaggio colorato si nasconde molto di più, un essere senziente, che merita, non solo amore, ma rispetto assoluto. Ecco quindi che se la scelta di aprire le porte della propria casa, a un amico a 4 zampe e non solo, è fatta solo per seguire una moda o senza ben valutare cosa comporta vivere con un animale in un appartamento, appena il cucciolo cresce, diventa ingombrante, un ospite scomodo. Quando l’animale regalato proviene da habitat diversi dai nostri, le sofferenze che possiamo provocargli sono scontate. E allora, abbandonare il nostro compagno sembra essere l’unica soluzione, quando ci si rende conto di non saperlo gestire. Per non parlare poi che il commercio di animali esotici è la causa di catture indiscriminate che mettono purtroppo in pericolo le specie animali che sono a rischio di estinzione. Il mercato legale degli animali selvatici ed esotici, conta milioni di uccelli, primati e anfibi, e così, l’Unione Europea è diventato il secondo maggiore importatore di rettili vivi nel mondo. «Il commercio di animali selvatici ed esotici come animali da compagnia rappresenta – pone l’accento Nadia Masutti – anche un disastro ecologico e una catastrofe per il benessere animale. Ovviamente a chi lucra su questo processo, non importa assolutamente nulla della fine degli animali, né che chi li acquisisce conosca e rispetti chi si porta a casa. Spetta ai consumatori – termina – riflettere profondamente su questo problema, facendo una scelta etica e consapevole e decidendo assolutamente di non regalare, ma anche comprare per se, un’animale esotico né oggetti realizzati con parti animali, responsabili della morte di milioni di essi ogni anno». Dunque si parla di scelta etica, di scelta che dobbiamo intraprendere quando pensiamo di poter vivere e condividere momenti della vita insieme ai nostri animali.
SIMONA ANSANI